Sebbene il risultato del campo lasci ancora l’amaro in bocca, il Parma che torna da Benevento può consolarsi con la prestazione di Enrico Delprato. Un ulteriore punto esclamativo a dare ancora più enfasi a un discorso iniziato da qualche tempo.
Presente fra le nomination di dicembre della Top 11 di Serie B stilata dalla Gazzetta dello Sport (clicca qui), il difensore bergamasco continua a essere uno dei punti fermi della squadra ducale. A eccezione delle partite interne con Ascoli (problema alla spalla) e Südtirol (squalificato), Fabio Pecchia non ne ha mai fatto a meno nel secondo quadrimestre, schierandolo sempre titolare: non a caso il numero 15 crociato ‑ 31 presenze su 35 (di cui 30 da titolare e solo 4 sostituzioni) ‑ è, a oggi, il secondo con più minuti giocati (2.670′), davanti a Estévez (2.349′) e dopo Vazquez (2.909′).
A Benevento non solo ha dato prova della sua preziosa versatilità, visto che ha chiuso da centrale di difesa con la squadra rimasta in dieci dopo il rosso a Cobbaut, ma ha anche fatto capire perché nel corso della carriera s’è guadagnato il soprannome di “professore”. Delprato è salito in cattedra e si è preso per mano il reparto arretrato con una prova magistrale, che gli è valsa in pagella un voto vicinissimo all’ottimo soprattutto grazie a due gesti tecnici: il salvataggio disperato, nel primo tempo, sul tiro a botta sicura di Acampora a porta sguarnita e la chiusura in scivolata, al 60′ di gioco, sulla conclusione di Ciano da dentro l’area. Per il resto ordinaria amministrazione, senza alcun tipo di errore da matita rossa o da matita blu.
Insomma, la partita di Benevento restituisce, se non altro, al Parma la consapevolezza di avere un leader sempre più sicuro e affidabile nel proprio reparto arretrato. Lo dicono anche i numeri (positivi) maturati nel corso della stagione. Oltre ai 3 gol sui 6 tiri nello specchio, ci sono i dati difensivi che fungono da insegnamento: 128 duelli vinti sui 252 totali (il 50,79%), 129 duelli aerei, 65 quelli a terra, 28 tackle e 46 intercetti. Tutti a lezione dal “prof” Delprato.