Nuovo appuntamento con la rubrica del lunedì, “Il Gede risponde”. Le domande della nostra redazione e le risposte dell’ex tecnico crociato Pietro Carmignani. Il commento sull’ultima vittoria del Parma e sulla nona giornata di serie A
Vittoria importante del Parma, anche se la partita è stata decisa da alcuni episodi. Come giudica la prestazione dei crociati?
“Non è stata una vittoria facile, alla fine ha prevalso la superiorità tecnico-tattica della squadra di Apolloni. I primi minuti sono stati complicati, questo conferma la consistenza del Lentigione. Non si può dominare sempre, ma il Parma ha la giusta mentalità, perché sa soffrire nei momenti delicati”.
Insomma, una vittoria da capolista?
“Esatto, è una vittoria da capolista, condita da agonismo e tecnica. Il Parma di ieri mi è sembrato girasse al 70-80% delle proprie potenzialità, ma non per demeriti propri bensì per meriti dell’avversario”.
La rosa ampia a disposizione di Apolloni potrebbe diventare un problema?
“I giocatori che scendono in campo sono sempre undici, accontenti uno e scontenti l’altro. E’ il guaio delle grandi rose, l’ho vissuto sulle mie spalle, è un problema molto delicato. Ad esempio durante gli allenamenti, quando cominci a fare la parte tattica, con partite a tema, non puoi schierare più di 11 contro 11. Gli altri restano fuori e questo genera malcontento. Ci sono i modi per gestire queste situazioni, ma non è facile. Se sono giovani accettano l’esclusione, i senatori no”.
L’Altovincetino (ieri partita sospesa) resta il principale avversario da temere nella corsa alla vittoria finale del campionato?
“Sì, l’Altovicentino è una squadra che non molla e che darà fastidio fino alla fine”.
Passiamo alla serie A: comanda la Roma, ma è il Napoli la squadra più in forma del momento. E’ d’accordo con questa analisi?
“Partiamo col dire che la Roma merita la vetta della classifica, vincendo a Firenze e giocando da squadra. La Roma si è ritrovata dopo un periodo iniziale difficile. Sono uniti e compatti, sanno attendere e ripartire. La lotta per lo scudetto è bellissima, tante squadre coinvolte, anche se in questo momento il Napoli appare la squadra più agguerrita. Entrambe sono maturate molte. Ieri il Napoli ha vinto una partita difficile e nervosa, risolta da un gran gol del solito Higuain. Il Chievo non ha regalato nulla. Sarri ha saputo registrare l’impianto difensivo e adesso il Napoli non prende più gol come una volta. La difesa era il vero tallone d’Achille con Benitez. ”.
E all’Inter cosa sta succedendo? L’astinenza di Icardi è un problema?
“E’ una squadra che gira a metà, il primo tempo di Palermo è stato troppo attendista. Quando è rimasta in 10, però, ha avuto un atteggiamento propositivo. Diciamo che Palermo e Inter si sono divise la posta e un tempo a testa. Icardi? E’ normale che un attaccante attraversi un periodo opaco, c’è anche da dire che tutto il gioco dell’Inter passano da Jovetic, è un argomento che Mancini deve affrontare. Quando la palla arriva a Icardi è sempre marcato, c’è un ritardo nel gioco su cui bisogna lavorare”.
Tra le grandi c’è anche la Lazio dell’amico Pioli…
“Pioli dovrà trovare un equilibrio tra casa e fuori, perché c’è troppa differenza di rendimento e prestazioni. Permettetemi di aggiungere una cosa: uno staff tecnico e una società come la Lazio non meritano un pubblico che rema sempre contro>.
Rinascita Juventus, è iniziata la scalata o c’è ancora molto da migliorare?
“Rimproverare Dybala sarà anche servito, ma non capivo perché restava fuori. Adesso Allegri non può più tenerlo in panchina, perché ieri ha fatto cose strepitose, al di là del gol e dell’assist. Juventus in grande ripresa, soprattutto al livello caratteriale e in difesa”.
Il Milan vince ma continua a non convincere. Perché?
“il Milan ha battuto il Sassuolo con enorme fatica… ho qualche dubbio sul rigore. In 11 contro 11 giocava meglio il Sassuolo. In superiorità numerica il Milan non ha saputo concretizzar le occasioni createe. Vittoria che nasconde la mancanza di gioco e i problemi dei rossoneri. Magari vincendo trovi fiducia. C’è poco movimento senza palla e i difensori sono in difficoltà a livello psicologico”.
Il Verona è in crisi, come giudica le parole post gara di Mandorlini (“Non so più cosa fare”)?
“Mandorlini non dovrebbe dire certe cose, anche il Verona quest’anno è in ritardo nella corsa per la salvezza. Ho visto molte prestazioni al di sotto della media. La Sampdoria, invece, è double face, difficile da spiegare, tra casa e fuori. Anche il gioco è completamente diverso. Ieri è sembrata una squadra d’alta classifica”.
Sorpresa Empoli, riscatto Bologna. E’ Fuoco di paglia?
“Partiamo dall’Empoli: Giampaolo è arrivato in un ambiente cideale per le sue caratteristiche. Contro il Genoa ha ottenuto una vittoria meritata, ha vinto tatticamente e tecnicamente. Non era facile ereditare una squadra allenata in precedenza da Sarri. Per il Genoa, invece, è un ridimensionamento, non si capisce perché ci sia tanta differenza tra le partite in casa e quelle fuori. Nel derby tra Carpi e Bologna si salva Delio Rossi, questa volta ha avuto un episodio a favore, mi riferisco all’espulsione. C’è da dire che la carica di Sannino, a volte, porta a questi rischi. In 11 contro 11 il Carpi non avrebbe perso. L’espulsione è stata determinante”.