Il Gede Risponde è l’appuntamento storico del lunedì di Sportparma.com con la firma inconfondibile di mister Pietro Gedeone Carmignani. Analisi e commenti sull’ultima sconfitta del Parma contro l’Ascoli e sull’intera giornata di serie A.
Il Parma è in crisi profonda, cosa bisognerebbe fare per dare una sterzata a questa stagione?
“Non so più cosa dire. Nel calcio ci sono dei momenti in cui le cose girano bene o male. Quindi una partita puoi perderla con sfortuna o vincerla con fortuna, ma se dopo 25 partite siamo a 34 punti e in decima posizione, qualcosa vorrà dire. Il Parma è una squadra costruita per vincere, non dimentichiamolo, quindi al momento la sua stagione è un flop. Società, allenatore e giocatori devono guardarsi in faccia a muso duro a prendere decisione importanti e non continuare a vivacchiare”.
La classifica è compromessa definitivamente?
“Sarebbe estremamente pericoloso per dei giocatori avere l’ambizione di vincere il campionato e e poi ritrovarsi a lottare per posizioni di classifica diverse. La zona playoff è lì ad un solo punto, quindi nulla è compromesso”.
Quali sono le responsabilità della società e quali quelle della squadra?
“E’ evidente che il problema non è uno solo, perché sarebbe facile da individuare e risolvere.
Qui i problemi sono tanti e non c’è un rimedio in questo momento. Questa è una squadra che può andare ai playoff e può vincerli. In questa squadra ci sono giocatori che possono dare molto di più. A un giocatore non puoi dare una qualità tecnica che non ce l’ha. Non è un ragazzo di 12 anni a cui puoi ancora insegnare tanto. Quello che devi saper dare è il carattere, la voglia, la rabbia sportiva che tante volte nel Parma non si vedono”.
Secondo lei la rosa a disposizione di Pecchia è adeguata per puntare alla serie A?
“Può anche essere che questa squadra non sia adeguata per vincere il campionato, anche se sono convinto che abbia qualità tecniche per farlo. A Parma si vive bene e si mangia bene, nessuno ti rompe le scatole… mi sembra che la squadra si sia adatta a questo clima e vivacchia. E’ la società che deve trasmettere il carattere al gruppo squadra. A me non interessa che un giocatore bravo abbia un rendimento da 6 in pagella, un giocatore bravo deve dare 8. Quindi, tutti devono dare di più. La gente fischia e prova a spronare la squadra, ma in società bisogna battere i pugni sul tavolo e farsi sentire. Tutti devono dare di più. I leader di una squadra devono farsi sentire. Il Parma ha speso cifre importanti, il rendimento attuale non è ammissibile”.
Passiamo alla serie A: le vittorie del Napoli non fanno più notizia…
“Parlare del Napoli è ripetitivo, chiunque giochi nella squadra di Spalletti i risultati non cambiano. Lo scudetto è nelle sue mani. A Sassuolo grande vittoria, il risultato non è mai stato in discussione. Due gol nella prima mezz’ora, approccio ottimo, la condizione psico-fisica è a mille. Diventa troppo facile elogiare la qualità del gioco di una squadra che sta dominando il campionato e che non denota mai delle difficoltà”.
L’Inter vince e insegue ma il distacco di 15 punti è un abisso incolmabile?
“Partita molto fisica contro l’Udinese con molti contatti in ogni zona del campo. Le due squadre si sono affrontate più sulla corsa e il temperamento che sulla tattica e la tecnica. L’Inter è programmata per vincere il campionato ma si trova a -15 dal Napoli. I numeri parlano da soli. La partita è stata equilibrata per un’ora, con diverse occasioni da gol. L’Inter conferma il secondo posto ma è molto lontana dalle ambizioni iniziali, anche e soprattutto per merito del Napoli”.
La Roma vince alla Mourinho maniera?
“Partita ben giocata dalla Roma che sale al terzo posto e conferma la bontà della rosa a disposizione di Mourinho. Ieri mancavano Dybala, Pellegrini e si è fatto male Abraham. Il Verona ha avuto una reazione importante, ma la Roma è stata superiore”.
Il Lecce è diventato a sorpresa la bestia nera dell’Atalanta, come mai?
“La squadra di Gasperini ha giocato bene fino alla trequarti ma è stata poco abile nella zona terminale, troppo conclusioni sbagliate e alla fine gli errori si pagano, in particolare se di fronte hai una squadra organizzata come il Lecce, efficace, con una fase difensiva fatta bene e con la palla spedita in tribuna quando serviva. Sei punti su sei per il Lecce contro i bergamaschi. Brutta battuta d’arresto in ottica Champions per l’Atalanta, ma ha i mezzi per rifarsi subito. Complimenti al Lecce”.
La Juventus vince alla sua maniera, cioè pratica ma senza un gran gioco?
“Non è una Juve che gioca un calcio spettacolare, non vince facilmente o domina l’avversario, che ha tutti i giocatori in pefretta form. Ma vince nonostante tutto e i 15 punti di penalizzazione; e questo è un merito dell’allenatore e della squadra. Giocano con concretezza e con agonismo. Lo Spezia ha cambiato allenatore (Gotti esonerato) e solo il prosieguo del campionato dirà se è stata una mossa giusta”.
Il Milan vince a Monza, segnali di ripresa?
“E’ un Milan in netta ripresa se paragonato a quello di 10 giorni fa. Ha sofferto tanto, ma chi non ha sofferto contro questo Monza che nelle ultime partite aveva ottenuto 4 vittorie e 4 pareggi. E’ una vittoria confortante in ottica Champions League contro il Tottenham. Semmai nel Milan preoccupa la condizione psicofisica di De Ketelaere, un giocatore di grande talento che non riesce a ritrovarsi”.
La Lazio sbanca Salerno con Immobile…
“E’ tornato Immobile e la differenza si vede. E’ uscito da un periodo difficile e ha dato la seconda vittoria consecutiva alla Lazio, dopo un primo tempo equilibrato, nel gioco e nelle occasioni. Era chiaro l’intendimento di Sosa, neo tecnico dei campani, cioè giocare in ripartenza, però è durato un’ora, poi è venuta fuori la Lazio che con questi tre punti riparte verso l’Europa; la Salernitana invece deve guardarsi dietro… L’esonero di Nicola mi suona strano: confusione e ingratitudine”.
La Fiorentina non va oltre il pareggio con l’Empoli, è una stagione flop?
“La Fiorentina gioca meglio contro le squadre che l’attaccano come è successo in Europa con lo Sporting Braga. Contro squadre chiuse come l’Empoli, invece, ha grosse difficoltà perché gli mancano gli attaccanti idonei per scardinare questo tipo di difese. Nei Viola preoccupa il lungo digiuno di vittorie”.
La Sampdoria è in caduta libera, anche a causa della situazione societaria?
“La Samp ha cambiato molto ma è una stagione da incubo, non si riesce a capire come possa uscire da questa situazione complicata. A Stankovic va tutto storto, ha perso una partita nel finale dopo che aveva fatto di tutto per vincerla. L’ha vinta Motta con i cambi. Nella Samp ci sono dei problemi seri”.