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Parma Reggiana 0 0 4a giornata Serie B 2023 2024 Hernani

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IL GEDE: «Derby complicato, il Parma ha sbattuto contro un muro»

IL GEDE: «Derby complicato, il Parma ha sbattuto contro un muro»

Secondo appuntamento della stagione 2023-24 con “Il Gede Risponde”, ultradecennale rubrica di sportparma.com firmata dall’ex allenatore gialloblù Pietro Carmignani.

Cosa lascia il pareggio nel derby con la Reggiana?
“Partiamo col dire che il Parma ha disputato un ottima partita a Pisa, giocando un calcio sempre portato alla ricerca della vittoria, con la mentalità di una grande squadra. Contro la Reggiana, invece, la squadra di Pecchia ha sbattuto contro un muro. Ha creato di più, cercando più soluzioni, ma non hanno portato frutti. E’ venuto fuori solo un possesso palla, a volte sterile, e protratto per lunghi momenti della gara. Vista la rivalità in campo c’era nervosismo e forse mancava un po’ di serenità. Solo il colpo di classe di un singolo poteva risolverla”.

La solidità della difesa è una delle note positive di questo avvio di campionato…
“Gli aspetti positivi sono tantissimi, a partire proprio dalla solidità del reparto difensivo. Quello che ha fatto il Parma fino alla sosta è notevole. I tifosi volevano la vittoria nel derby più di qualsiasi altra cosa, ma non bisogna  essere delusi, la strada intrapresa sembra quella giusta. Trovo assurdo leggere commenti di delusione per il pareggio di sabato, anche se capisco la rivalità. Dopo tre vittorie importanti, giocando anche un bel calcio, poi non è facile affrontare una squadra chiusa come quella di Nesta. La partita l’ha fatta il Parma”.

Dopo 4 giornate la classifica (Parma e Catanzaro in testa) va guardata oppure no?
 “La classifica è importante, anche dopo 4 giornate. Serve ad aumentare l’autostima e a far capire alla squadra che è ha imboccato la strada giusta, una strada che porta risultati.

Passiamo alla serie A: le due milanesi sono partite subito forte e comandano la classifica, che derby sarà?
“Sarà un grande derby, questo è sicuro. Bisogna dare merito a Pioli per aver saputo assemblare in poco tempo i nuovi giocatori provenienti da campionati diversi, con mentalità differenti. Bisogna anche dare atto alla società che ha operato seguendo una programmazione studiata dallo staff tecnico, prendendo giocatori adatti al progetto. Con la Roma il Milan. È stato dominante per un’ora, in tutto. Una volta rimasta in 10 uomini ha mantenuto equilibrio difensivo. Un Milan che vola sulle ali dell’entusiasmo. Roma attardata in classifica in maniera preoccupante, Mourinho dovrebbe spiegare il perché del non gioco invece di discutere contro chiunque.
L’Inter è una squadra che gioca a memoria, con la palla che corre sempre velocemente. E poi sono riusciti nell’inserimento di Thuram che di certo non fa rimpiangere Lukaku. La Fiorentina è sparita dal campo dopo il primo gol”.

Si aspettava il tonfo del Napoli e perché è successo? Un peccato di presunzione da parte dei partenopei?
“La Lazio aveva vinto anche l’anno scorso contro il Napoli. Evidentemente Sarri trova sempre l’alchimia giusta per vincere contro la sua ex squadra. La prestazione del Napoli, che ha giocato un ottimo calcio solo per mezz’ora, è dipesa proprio dalla crescita della Lazio che è stata abile nello sfruttare la lentezza del Napoli, brava nelle ripartenze, rapida e concreta, tant’è gli sono stati annullati altri due gol. Non è una bocciatura per Garcia, ma un campanello d’allarme sì. In difesa l’assenza di Kim si sente”. 

La vittoria della Juve è un segnale di forza in ottica futura?
“La Juve si Allegri è una squadra pratica, concreta, determinata, vedi il gol di Chiesa… c’è tutto questo. E’ una Juve che ci crede, che dopo un inizio ragionato e ftitubante ha dominato la gara, costruendo occasioni e costringendo l’Empoli a non tirare mai in porta. Buona il ritorno di Pogba, al netto dell’ennesimo infortunio. La Juve ha tutte le possibilità di crescere”. 

Tra le grandi del campionato c’è il Lecce dell’ex D’Aversa…
“Il Lecce di D’Aversa che idee, gioco a calcio e ha fatto un primo tempo eccellente, mentre la Salernitana non si è vista; la reazione è arrivata tardi. D’Aversa sta facendo bene e ha vinto con merito. Non è la prima cvolta che in A parte forte…”. 

L’Atalanta travolge il Monza (3-0), Scamacca è pronto per la Nazionale maggiore?
“L’Atalanta ha avuto pazienza all’inizio, poi con il gioco ha dominato il Monza, è venuta fuori una gara con troppa Atalanta e un un eccellente Scamacca che prima o poi Spalletti dovrà chiamare in Nazionale”. 

Il Torino ritrova la vittoria, ma che fatica…
“Il Torino ha sofferto molto il Genoa, sono mancati il gioco e le certezze individuali; il Toro deve crescere anche se potrà contare su Zapata, non uno qualunque. Il Genoa ha perso nel recupero, si era difeso bene, deve migliorare la fase difensiva. 

Come vede Luciano Spalletti alla guida della Nazionale?
“Spalletti l’ho conosciuto quando era ruspante ai tempi dell’Empoli, adesso è una persona diversa, in Nazionale potrà dimostrare il suo valore. E’ un allenatore capace e preparato, chi va in Nazionale è un elemento di sicuro affidamento, perché è scelto con cura. Darà il meglio di se stesso, come ha detto nella conferenza di presentazione,. Purtroppo  è diverso fare l’allenatore della nazionale da fare l’allenatore di un club. E’ molto diverso. In nazionale sei un selezionatore in primis. Puoi cercare di dare un gioco ma il tempo a disposizione è limitato. Sono contento anche per la conferma di Buffon, porterà il suo contributo, ha grande esperienza”. 

 

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