Ci sono foto che assomigliano a tante altre: gli stessi colori, scritte e striscioni; le mani alzate e le corde vocali in festa. Sono simboli indelebili del mondo ultras, parmigiano e non solo. Pochi o tanti non importa, l’importante è esserci, anche in un’afosa giornata di luglio.
Questa volta, la foto in questione (vedi in basso), tratta dal sito ufficiale dei Boys Parma 1977, racconta ben altro: sulla destra, al fianco degli ultras gialloblù e dei gemellati Tornados Rapid (Vienna), compaiono due bambini accompagnati dalla mamma: felici e beati, e forse anche un po’ increduli, di assistere ad un partita di calcio, Parma-Trabzonspor di tre giorni fa (2-2), a bordo campo come nel rugby, fianco al fianco con il “lupo cattivo”.
Una lezione di stile, una lezione di civiltà: le famiglie allo stadio, anzi in curva (anche se quella nella foto non è propriamente una curva). Un’eccezione che dovrebbe diventare una regola. Questo è il calcio che vogliamo!