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Inter Parma 3 1 15a giornata Serie A 2024 2025 Nicolo Barella esulta e Giovanni Leoni si rammarica

Parma Calcio

Generazioni contro a San Siro: Parma più giovane dell’Inter di 2.013 giorni

©Foto: Lorenzo Cattani

Generazioni contro a San Siro: Parma più giovane dell’Inter di 2.013 giorni

Cosa resta da salvare per il Parma dalla sconfitta a Sin Siro contro un’Inter evidentemente di altra categoria? Se stavolta anche le statistiche sono impietosamente in favore dei nerazzurri, che addirittura l’unico gol al passivo se lo sono fatti da soli, il bicchiere mezzo pieno va ancora ricercato nella distinta dei crociati.

Il match tra Inter e Parma è stato quello in cui si è registrata la più ampia differenza nell’età media delle due formazioni titolari: erano 5 gli anni e 278 i giorni a separare l’età media dell’undici crociato (23 anni e 231 giorni) dai 29 anni e 144 giorni di quello scelto da Simone Inzaghi per i meneghini. Addirittura, l’infortunio di Balogh, con conseguente ingresso del 17enne Leoni – che festeggerà la maggiore età fra 13 giorni –, ha ulteriormente “svecchiato” il team di Pecchia, sceso così a un’età media inferiore ai 22 anni. Solo 3 i giocatori ducali, partiti dall’inizio, nati prima del 2000: Man (’98) il più vecchio, con Delprato (’99) e Valeri (’99) a seguire a ruota. Al contrario, un solo rappresentante della “Gen Z” tra i nerazzurri: il 24enne Bisseck.
Dove, invece, il Parma era più anziano, era in panchina: sebbene di soli 3 anni, Pecchia batte per età il collega Simone Inzaghi 51 anni a 48.

Anche a San Siro, dunque, è stato confermato il dato per cui il Parma è, in Europa, la 5ª squadra più giovane per giocatori schierati: 23,7 anni di media (meglio solo Strasburgo, PSG, Chelsea e Monaco) come rilevato nell’ultima stima ufficiale del CIES il 12 novembre. Ma, nel frattempo, c’è da giurare che i gialloblù siano perfino “ringiovaniti”, visto il recente aumento del minutaggio degli ancora adolescenti Leoni e Haj Mohamed.
Chiaramente, la maggiore esperienza si è notata anche a livello prestativo, laddove i milanesi hanno allestito una squadra nella piena maturità calcistica per vincere subito, mentre – per necessità o virtù – il Parma ha proseguito nella sua linea green, che strizza un occhio al campo e uno al portafoglio.

Va detto che, anche qui, l’Inter di Marotta sta facendo scuola: l’undici titolare, dal valore di mercato complessivo stimato di 483 milioni di euro, è stato allestito con una spesa complessiva di poco meno di 86 milioni. D’altro canto il Parma – i cui titolari combinavano per un valore stimato di 70,35 milioni – ha speso per i cartellini, secondo Transfermakt, circa 40 milioni di euro.
Ancora agli albori di un progetto che non si esaurisce entro i confini del campo, nella conferenza post-partita Pecchia ha ribadito il concetto secondo cui la sfida del “Meazza” potesse essere considerata una sorta di palestra per il giovane Parma. Come dargli torto. Se sarà lieta giovinezza a svelarcelo sarò il “diman”, di cui non v’è mai certezza.

 

(In copertina, Barella esulta dopo il gol del raddoppio con Leoni sullo sfondo rammaricato – ©Foto: Lorenzo Cattani/SportParma)
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