Come ogni lunedì torna l’appuntamento con la storica rubrica di Sportparma, “Il Gede risponde”. La firma inconfondibile è quella dell’ex tecnico crociato Pietro Gedeone Carmignani. Sotto la lente di ingrandimento il pareggio del Parma a Terni e l’intera giornata di serie A.
Come bisogna leggere il pareggio di venerdì scorso del Parma a Terni?
“Il Parma ha buttato via due punti. Non è stato risoluto a chiudere una partita dominata per quasi 70 minuti. Nel finale grande reazione della Ternana, Pochesci ha cambiato modulo e corretto il tiro. Il Parma è anche calato, sia nel pressing che nel possesso. Peccato”.
Quindi il bicchiere è mezzo vuoto?
“Mancano due punti, anche perché la prestazione è stata più che positiva, con sprazzi di gran gioco. Forse nel finale è mancata anche un po’ di determinazione. Sono partite che il Parma deve vincere. Resta l’amaro in bocca”.
Peccato per il primo posto in classifica…
“Il primo posto mi interessa relativamente in questo momento. L’obiettivo è la promozione, magari diretta, ma non è mai facile. Ci sono tante squadre in lotta e il livello è molto equilibrato”.
Sabato al Tardini arriva un Cesena rinvigorito dalla cura Castori. Che partita si aspetta?
“Sì, Castori ha dato una svolta al Cesena, è una squadra viva. Tutte le partite sono difficili, inutile farsi illusioni guardano la classifica e le differenze tra le due squadre. Il Parma ha dimostrato che gioca con disinvoltura quando è fuori casa, perché ci sono più spazi”.
Passiamo alla serie A: juve-Inter prometteva spettacolo e invece…
“E’ stata una partita che non ha confermato le attese. Sulla carta si affrontavano due squadre brave nella fase difensiva, capaci di colpire alla prima occasione. Ci si aspettava una partita incerta nel risultato, poi invece è stato tutto diverso. Entrambe sono state attentissime a non far giocare l’avversario. Rare occasioni da gol. Più Juve che Inter, ha preso anche una traversa, ma non così tanto da meritare la vitoria. L’Inter non ha mai tirato in porta, ma il punto è ottimo, dà ancora più fiducia e convinzione nella lotta scudetto”.
E Napoli e Roma non colgono l’occasione. Entrambe sono in calo?
“Il Napoli è un po’ spento in questo momento. Ieri ha giocato su ritmi blandi. Gli impegni di Champions si fanno sentire eccome. Ha trovato una buona Fiorentina, ben messa in campo da Pioli. Il Napoli conferma il trend negativo dell’ultimo periodo, non è brillante fisicamente. Non possono giocare sempre gli stessi. Gli avversari hanno capito che se non lo fanno giocare in verticale il Napoli va in difficoltà.
La Roma è sbattuta contro Sorrentino che contro l’Inter è stato protagonista di un paio di svarioni, ieri ha fatto una grande partita. Ma la Roma non ha avuto la stessa qualità e fortuna dell’Inter di trovare la via del gol. C’è da dire anche che a parte Sorrentino, il Chievo ha fatto una partita di sostanza, solida. Forse Di Francesco ha fatto troppo turnover privando l’undici titolare di pedine importanti”.
Prima vittoria del Milan di Gattuso. Può essere veramente l’inizio di una nuova era?
“Il Milan di Gattuso ha vinto la prima partita con sofferenza e determinazione, più che con tattica e organizzazione. E’ stata una partita sofferta, perché il Bologna ha combattuto colpo su colpo, coprendo molto bene il campo. Per i rossoneri può essere la svolta”.
La Sampdoria ha gettato via tre punti a Cagliari?
“Risultato strano, nessuno lo avrebbe immaginato a fine primo tempo quando la Sampdoria era apparsa autoritaria e padrona della gara. Poi un rinvio errato del portiere ha riacceso il Cagliari che non ha mai mollato e ha trovato il gol del 2-2”.
Come vede il Crotone di Zenga, ieri sconfitto nello scontro diretto col Sassuolo?
“Si sono affrontate due squadre con due allenatori nuovi. Ben tornato a Zenga, che in Italia e all’estero ha sempre fatto bene. Ma non ho capito come si possa arrivare ad interrompere un rapporto con Nicola; non capisco. La partita si è decisa ad inizio secondo tempo, quando il Crotone è entrato in campo molle e il Sassuolo invece molto determinato”.
Benevento a parte, la lotta salvezza è aperta e incerta…
“Sì, a parte il Benevento tutte le altre sono in corsa. Grande merito alla Spal per aver riacciuffato il Verona, avanti di due gol. Forse la squadra di Pecchia ha pensato che la partita finiva nel primo tempo. Grandissima reazione della Spal, due pali, un gol annullato e due gol. E’ un punto che vale molto di più per la Spal per il proseguimento del campionato; è un’iniezione di fiducia notevole”.