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Parma Calcio

Il Gede: “D’Aversa dovrà rimboccarsi le maniche, c’è molto lavoro da fare; aspettando il mercato”

Il Gede: “D’Aversa dovrà rimboccarsi le maniche, c’è molto lavoro da fare; aspettando il mercato”

Il lunedì è il giorno de “Il Gede risponde” la rubrica di Sportparma firmata dall’ex tecnico gialloblù Pietro Gedeone Carmignani. Sotto la lente di ingrandimento l’ultima sconfitta del Parma, l’arrivo del nuovo allenatore e, come di consueto, la Serie A.

Il Parma continua a non vincere, intanto è arrivato Roberto D’Aversa. Domanda di rito: è la scelta giusta?
“Partiamo col dire – e ripetere – che è una situazione gestita con colpevole ritardo, perché il Parma presenta l’allenatore ma non ha ancora il direttore sportivo, questo quasi due settimane dopo gli esoneri di Apolloni e gli altri. Mi sembra ci sia molta improvvisazione. Il ds è una figura molto importante soprattutto per una società nuova nel mondo del calcio come il Parma Calcio 1913. Un Ds navigato sarebbe la scelta giusta. Con tutto il bene che voglio al Parma, dico a D’Aversa dovrà rimboccarsi le maniche e lavorare duro perché c’è molto lavoro da fare”.

Anche contro il Bassano la prova generale della squadra non è stata sufficiente. E’ d’accordo?
“In due partite il Parma doveva fare 6 punti e invece ne ha fatto uno solo. Non è un’accusa verso Morrone, per carità. Se il Parma non vince il campionato per un paio di punti a chi si deve dare la colpa? Mi sembra che anche Lucarelli abbia detto in settimana che non bisogna creare alibi ai giocatori, ma in realtà fino ad oggi è stato fatto proprio questo. Ci sono stati troppi ritardi. Non puoi mandare avanti un’azienda senza una guida. Comunque adesso basta parlare del passato, pensiamo al futuro, bisogna ripartire subito. Anche se è normale che ci sarà molto scetticismo. Intanto in questa terra di nessuno si sono persi punti importanti. Contro il Bassano la squadra non ha espresso quel gioco che tecnico e squadra si erano prefissati. Un 4-3-3 mascherato da 4-5-1. Partita molto confusa”.

Secondo la sua esperienza, da dove deve partire il lavoro di D’Aversa per rigenerare questo Parma?
“D’Aversa deve avere fortuna, adesso non può fare grossi cambiamenti almeno fino al mercato. Deve sperare che la squadra abbia qualità superiore a quella espressa fino ad oggi. Magari spostando alcuni giocatori e presentandone altri potrebbe risolvere qualche problemino. La condizione, però, non si cambia in una o due settimane. Su certe lacune, ripeto, può correre ai ripari solo durante il mercato. Bisogna anche capire quale sarà il modulo su cui puntare, per questo dico che il nuovo allenatore deve avere la fortuna di trovare una squadra diversa da quella vista fino ad oggi”.

Passiamo alla serie A: La Juve è tornata ad essere la Juve. Le giovani ambizioni dell’Atalanta escono ridimensionate?
“La Juve ha rimesso le cose al loro posto, ha spazzato via l’Atalanta con pressing e ritmo, sempre al massimo livello. Hanno segnato le seconde linee ma è la squadra ad aver vinto. L’Atalanta non è riuscita a reagire, ma quello che ha fatto fino ad oggi rimane indelebile e non credo che finirà di stupire”.

Il Milan è diventato Lapadula-dipendente?
“Il gol di Lapadula a due minuti dalla fine ha fatto cambiare totalmente il giudizio sulla partita, perché fino ad allora il Milan aveva sofferto. Ho visto voglia di sacrificio e tenacia nei rossoneri. E’ la vittoria del sacrificio non della qualità del gioco. Il Crotone è la squadra più in crescita del campionato. La cessione di Bacca (chide un nostro lettore)? Se lo vendono il Milan deve correre ai ripari e questo non è una bocciatura per Lapadula. Lui ci sta bene in questo Milan. Io lo schiererei sempre, magari al fianco di un altro attaccante”.

Il derby della Capitale è stato molto intenso, ha vinto chi meritava di vincere?
“E’ stato un derby particolare, nel primo tempo la Lazio ha creato diverse difficoltà, la Roma era in difficoltà. Nel secondo tempo è venuta fuori la maggiore esperienza dei giallorossi, maggiormente abituati a situazioni e partite del genere. La Roma è la squadra più attrezzata per essere l’antagonista della Juve”.

Bel Napoli, brutta Inter: ma quanti problemi ha Pioli?
“L’Inter non sa difendere, ha problemi strutturali, è un dato di fatto. Prende sempre gol e in porta ha un portiere che fa sempre 4-5 parate importanti a partita. Sanno attaccare ma non sanno difendere, Pioli deve lavorare sulla fase difensiva. Non ha equilibrio. Il Napoli gioca un bel calcio, tecnica individuale e movimenti di squadra, gli manca la punta centrale”.

Vittoria all’ultimo respiro per la Fiorentina: demeriti Viola o merito del Palermo di Corini?
“La Fiorentina è una squadra che ha dei problemi di comunicazione con un allenatore che continua a parlare in un certo modo come se volesse allenare una squadra con maggiori possibilità economiche, ma i Della Valle sono stati chiari, hanno un budget da rispettare. Se Sosa vuole allenare grandi giocatori deve andare in un top club. La Fiorentina gioca un ottimo calcio, ma ha anche avuto diversi problemi; il Palermo ha cambiato l’ennesimo allenatore, Corini è giudizioso e lavorerà per migliorare e tenere viva la speranza”.

Come vede la lotta salvezza?
“La lotta salvezza è un discorso che coinvolge solo 4 squadre, se ne salverà solo una. Il Pescara non ha mai vinto sul campo, ieri ha pareggiato nel recupero ma il Cagliari ha giocato in 10. E’ un punto che vale molto per i sardi e pochissimo con il Pescara. Il Sassuolo sembra essersi ritrovato e ha vinto con merito; l’Empoli subisce troppi gol e segna pochissimo.

Belotti ha rinnovato con il Torino, nel contratto ci sarebbe una clausola da 100 milioni per le squadre estere: giusto o sbagliato?
“Le valutazioni dei giocatori sono lievitata in maniera enorme, sono le leggi del mercato purtroppo. Comunque, Cairo si è tutelato e ha fatto bene. Il giocatore che firma una clausola del genere significa che è convinto”.

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