Passano gli anni, i mesi e i giorni, ma la trama del film e gli attori principali sono sempre gli stessi. Una monotonia che ha stancato anche i muri. Lotito, Galliani, Preziosi, Paparesta, Leonardi: eccoli qua, sono loro alcune delle star del sistema calcio, un mondo pieno di marciume, di bilanci poco trasparenti (per non dire altro), di partite indecifrabili e dolorosi fallimenti. Il Parma Fc è morto da tempo, il Parma è rinato ma in serie D, lontano dai clamori della serie A, eppure le notizie di queste ultime ore rispolverano tristi ricordi, oltre a far capire che nulla è cambiato. Che il fallimento dei crociati non è servito a nulla, al di là delle dichiarazioni di facciata del presidente federale Tavecchio che continua a prendere per i fondelli centinaia di migliaia di tifosi.
Ad ogni modo, il presidente del Genoa Enrico Preziosi e il presidente del Bari Gianluca Paparesta sono indagati per “ostacolo all’attività di vigilanza” e per false comunicazioni alla Covisoc. Per lo stesso motivo nel registro degli indagati sarebbe finito anche Lotito. E poi c’è il caso Galliani: l’ad rossonero è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Parma con l’accusa di concorso in bancarotta fraudolenta per l’acquisto, nel gennaio scorso, del difensore Gabriel Paletta (2,5 milioni). Sospetti e dubbi che guarda caso ricadono sempre sugli stessi personaggi che “comandano” il calcio italiano da diversi anni. Infine il capitolo Leonardi: indagato dalla magistratura e inibito dalla Figc continua a svolgere il suo ruolo di dirigente sportivo, a Latina (serie B), alla luce del sole (domenica era a bordo campo in occasione di Modena-Parma), senza alcun minimo rimorso e un pizzico di vergogna. Questo è il calcio italiano, danno i Daspo ai tifosi per qualunque motivo, anche se una mosca dovesse invadere il campo di gioco, mentre a questi signorotti concedono il possibile e l’impossibile.