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Parma Calcio

D’AVERSA: «Godiamoci il momento, poi il futuro». CERAVOLO: «La chiusura di un cerchio»

D’AVERSA: «Godiamoci il momento, poi il futuro». CERAVOLO: «La chiusura di un cerchio»

Un video pre gara negli spogliatoi del Parma, le emozioni di D’Aversa, gli infortuni, il gol di Ceravolo che in realtà è un autogol di Gerson; ma anche le recriminazioni di Montella che è stato espulso dopo aver sferrato un pugno ad un cartellone pubblicitario che ha lievemente ferito uno steward.
Sono le emozioni di Parma-Fiorentina (1-0) ma anche gli argomenti trattati da i due tecnici, D’Aversa e Montella, e Ceravolo, nel post gara. Ecco le loro parole:

D’AVERSA: Mi sono commosso, sono andato a prendere mio figlio dall’altra parte del campo; sono commosso perchè abbiamo raggiunto un obiettivo dopo un anno travagliato, siamo partiti bene nel girone d’andata ma nel finale abbiamo rischiato di compromettere un’intera stagione. L’allenatore si sente sempre responsabile, so quel che vado a rappresentare: un club importante e con una tifoseria importante. Ci tenevo, per me ma soprattutto per questi ragazzi, per quel che hanno dato ogni giorno. Ci tenevo anche per la società e per la gente: seppur possiamo aver commesso degli errori, ma dal punto di vista dell’attaccamento alla maglia mi sento molto fortunato ad avere un gruppo così e lo hanno dimostrato anche oggi perchè qualcuno è andato in campo non in condizioni ottimali.
Ora è il momento di goderci il risultato ottenuto con sacrifici, poi parleremo con la società e chiariremo alcune situazioni da migliorare. E’ vero che ogni anno siamo stati bravi e fortunati a vincere il campionato e cambiare sempre qualcosa, ma bisogna sempre lavorare per migliorarsi, ma è un discorso che faremo più avanti. Gervinho si è fatto male dopo un quarto d’ora, Siligardi ha fatto riscaldamento e poi non è stato disponibile per la partita; la fortuna non è stata dalla nostra parte; gran parte del campionato lo abbiamo fatto senza il centravanti e non è semplice giocar bene senza giocatori importanti ma non ci siamo mai afflitti cercando di lavorare.
Scusanti non ne cerchiamo, per il futuro è importante che ci sia compattezza d’ambiente, la critica costruttiva ci sta, ma volte si è andato oltre. Le soddisfazioni sono enormi, è importante per chi era per la prima volta in A o per chi l’aveva già fatta ma non si era salvato. Bisogna fare i complimenti a tutti. Anche a Bologna i tifosi ci hanno fatto sentire il loro appoggio, questo è fondamentale, i giocatori lo sentono e percepiscono”.

CERAVOLO: “Tra primo e secondo tempo non sapevamo i risultati degli altri campi né li abbiamo chiesti, pensavamo solo a vincere perché con un risultato pieno avremmo raggiunto il nostro obiettivo. E’ stato un campionato lungo, c’è stato spazio per tutti. Mi dispiace per Inglese che ha fatto un campionato grandioso e con i suoi gol, con quelli di Gervinho, siamo stati in alto. Ma credo che la forza di questo gruppo sia stato l’apporto di tutti quando si è stati chiamati in causa.
Dal gol di La Spezia a quello di oggi è come la chiusura di un cerchio, è stata una rete importante dopo un anno difficile e sofferente. Sono contento che il gol salvezza sia mio ma senza il supporto dei miei compagni non sarebbe stato possibile. Ci piace essere ricordati come una squadra che ha lottato per tutte le giornate di campionato e non per il gol salvezza.
Ho ritrovato la massima serie dopo dieci anni, nel mio curriculum questa salvezza la metto al primo posto. Dietro ci sono tanti anni di sacrifici e gavetta, sono davvero felice. Il mister ci ha fatto un discorso pre-gara, è abituato a farlo e ci ha caricato. Ha realizzato anche una mini-clip, un video dove ci ha fatto rivivere i momenti belli e meno belli con il supporto delle nostre famiglie che ci hanno dato la carica con quel video. Entrando in campo ci siamo sentiti circondati dai colori gialloblù ed è stato tutto più semplice. Volevamo tutti dedicare la vittoria al papà del nostro Stefano Perrone, che è scomparso nella giornata di ieri”.

MONTELLA: “Non ho capito il metro di giudizio dell’arbitro. A Simeone non ha fischiato un fallo, c’era fallo sul portiere in occasione della traversa, forse un rigore su Chiesa, nel finale c’era uno spalla a spalla sul gioco aereo e ho perso la testa. Purtroppo in questo periodo ci va tutto storto, ma niente vittimismo, il destino resta nelle nostre mani. Arriviamo sempre davanti al portiere, ma non riusciamo a segnare, e se sbagli gol a porta vuota c’è poco da dire. Ora dobbiamo trovare le energie per la prossima partita, sarà una settimana difficile“.

 

 

(Foto Facebook Parma Calcio 1913)

 

 

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