Non aveva mai giocato 16 partite in un campionato professionistico, ma fino ad oggi il bilancio è strepitoso, soprattutto se si guarda la carta d’identità (21 anni). 

Drissa Camara è l’uomo copertina del Parma vittorioso a Cittadella, il suo gol da tre punti ha rinforzato le ambizioni dei gialloblù e consolidato la classifica, sebbene ci sarà da lottare e sudare fino all’ultimo, cioè fino al 19 maggio, per poi partecipare (si spera) alla lotteria dei playoff. 

I numeri di Camara sono sotto gli occhi di tutti: 16 presenze, 3 gol (2 contro il Cittadella), 2 assist. In tutto 561 minuti giocati. In pratica, il giovane originario della Costa d’Avorio lascia il segno ogni 112 minuti. Eppure fio ad oggi Camara è stato utilizzato da titolare solo in 4 circostanze, l’ultima risale addirittura al 3 dicembre scorso (Cagliari-Parma 1-1). 

Gli infortuni, le scelte tecniche e le gerarchie della prima squadra hanno fatto il resto, ma i fatti stanno dimostrando che Pecchia non può rinunciare ad un giocatore così, al suo estro e alla sua capacità di attaccare l’area di rigore, ai suoi movimenti imprevedibili e al suo entusiasmo. La vittoria di ieri a Cittadella porta la sua firma, un gol che potrebbe ridisegnare il suo finale di stagione, perché il suo rendimento è di gran lunga superiore a molti giocatori considerati titolari fino a poche settimane fa. E poi, vederlo dialogare (palleggiare) con Vazquez è una meraviglia su cui costruire l’imminente futuro.