La situazione è precipitata: nel tardo pomeriggio Antonio Cassano ha rescisso il contratto che lo legava al Parma fino a giugno 2016. La decisione è maturata dopo le scintille dei giorni scorsi e la richiesta ufficiale e pubblica rivolta alla società di saldare gli stipendi arretrati. Una mossa che aveva stizzito la società, ma che ha segnato in modo irrimediabile il divorzio tra le due parti. Cassano lascia il Parma dopo l’ovazione del Tardini di ieri e il confronto con alcuni capi storici della curva nord a cui avrebbe confermato le intenzioni di interrompere il suo rapporto con il Parma, perché stufo di essere preso in giro. La decisione è maturata anche dopo l’incontro odierno che la squadra ha avuto con alcuni rappresentanti dell’Aic (associazione italiana calciatori): squadra e tecnico hanno deciso di aspettare il 16 febbraio, data ultima per saldare tutti gli stipendi. Se così non fosse giocatori e staff tecnico provvederanno alla messa in mora del club.
La storia tra Fantantonio e il Parma, dunque, finisce nel peggiore dei modi, un anno e mezzo dopo il suo arrivo. Con la maglia crociata ha totalizzato 53 presenze e 17 gol. Il secondo tempo nel derby con il Cesena, dunque, resterà l’ultima apparizione di Cassano con la maglia crociata. Ora il giocatore staccherà la spina per alcuni giorni (lascerà la città nelle prossime ore) ma resterà in costante contatto con il suo procuratore, Beppe Bozzo, in attesa di una chiamata dall’Italia o dall’esterno; secondo il nuovo regolamento della Figc c’è tempo fino a fine febbraio per trovare una sistemazione ed eventualmente sottoscrivere un nuovo contratto. Al momento, però, non ci sarebbero trattative in piedi. Cassano percepiva circa 1,5 milioni di euro a stagione, premi compresi. In serata (poco dopo le 21) è arrivata anche l’ufficialità sul sito del Parma: “Parma Fc comunica di aver raggiunto in data odierna l’accordo per la risoluzione consensuale anticipata del contratto per le prestazioni sportive del calciatore Antonio Cassano”.