Una montagna di scartoffie, verifiche incrociate, tracciabilità del denaro, documenti, accordi con i soci di minoranza e transazioni. Una settimana che assomiglia ad una centrifuga, dove tutto e tutti sono rimasti con il fiato sospeso, in attesa di verità e ufficializzazioni che sono arrivate solo in parte, seppur con il contagocce. Indiscrezioni e sospetti, un film già visto nell’era pre Ghirardi, quando lo spirito di partecipazione e passionalità della tifoseria raggiunse livelli da record. Ma non è questo il punto, ad oggi le verità sono le stesse di domenica, o quasi: l’avvocato Fabio Giordano, rappresentante legale di una cordata russo-cipriota (nonchè futuro vice presidente del club) ha raggiunto un accordo con il presidente del Tommaso Ghirardi per l’acquisto del pacchetto di maggioranza del Parma Fc. E poi: soldi freschi per ripianare i debiti (a quanto pare solo una parte, visto che Ghirardi dovrebbe accollarsi personalmente una parte del debito) e investire subito nel mercato di riparazione. Bene, anzi benissimo, ma questo lo sapevamo già. Nelle ultime ore è arrivata l’ufficialità dell’avvenuto accordo tra le parti (accordo su tutto) e che martedì davanti ad un notaio di Brescia verrà messo nero su bianco e il passaggio di consegne, un atto ufficiale a tutti gli effetti. Fino a quella data tutto resta sospeso nella mente dei tifosi, anche se l’accordo-annuncio dovrebbe allontanare ogni naturale sospetto. C’è da dire che la trattativa tra Ghirardi e la misteriosa cordata russa-cipriota non si è consumato in un bar qualunque, bensì nel palazzo milanese di una nota banca internazionale; sinonimo di garanzia almeno per quanto riguarda tutti gli aspetti burocratici e soprattutto finanziari. Inoltre, la cordata russo-cipriota, che verrà svelata nel corso di una conferenza stampa al Tardini, ha già provveduto a versare le fidejussioni richieste da Ghirardi, sui cui vigila anche la Consob, la stessa che ha certificato le inadempienze degli ultimi due campionati che fino a questo momento hanno prodotto un punto di penalità in classifica. Comunque, a metà della prossima settimana conosceremo (si spera) la verità, almeno la versione ufficiale, e con essa anche il nome e il volto del futuro presidente, colui che fino ad oggi è stato battezzato come “mister x”.
L’era Ghirardi volge al termine, dunque, per il bilancio finale aspettiamo le firme. La speranza e la sensazione di molti è che, al di là dell’oscuro mistero sui nomi della nuova proprietà, Ghirardi abbia trovato imprenditori con maggiori disponibilità economiche delle sue. Un aspetto di non poco conto per una città che, seppur a fatica, ha imparato a comportarsi e ragionare da provinciale.