Le solite parole, la solita convinzione e dignità. La conferenza stampa pre partita di Roberto Donadoni è stata simile a tante altre dell’ultimo periodo. Un misto di speranza e difficoltà, sia a livello societario e di squadra. Ecco le parole del tecnico alla vigilia di Parma-Udinese:
CURATORI FALLIMENTARI: “I curatori ci hanno parlato dei per vari step per arrivare alla data del 15, quella in cui si dirà se si potrà continuare o no l’esercizio provvisorio. Sembra ci siano novità positive. Notizie sulle aste fallimentari? Quello è un passaggio successivo. Se non ci dovessero essere le condizioni per proseguire dopo il 15, ogni altro discorso diventa superfluo”
LILA INFORTUNATO: “Lila sicuramente domani non sarà dei nostri. Venerdì sarà sottoposto a nuove valutazioni, al momento è a rischio anche per la partita di sabato”
TOUR DE FORCE: “Avere tutti al 100% dal punto di vista fisico sarà complicato. La cosa più facile sarebbe dire che si poteva diluire un po’ questi incontri. Noi però siamo in una situazione difficile e dobbiamo conviverci. I menefreghisti possono dire che se il Parma è messo così è un problema nostro. Protestare contro questo tipo di ragionamenti significherebbe disperdere ulteriormente energie e non ne vale certo la pena”
DIGNITA’ E PROFESSIONALITA’: “I giocatori sanno che il loro futuro dipende anche molto da ciò che si riuscirà a fare in questi ultimi due mesi. Inconsciamente chi si trova nella nostra situazione può sentirsi legittimamente in credito, ma questo non deve sfociare nel piangersi addosso. Anche se sarebbe umano rappresenterebbe comunque un errore. Quindi, anche se complicato, dobbiamo andare avanti con tutta la nostra professionalità e dignità”
LODI: “Ci sono giocatori che hanno avuto più fiducia fin qui ma questo non significa che abbiano avuto privilegi. Se ritengo che un giocatore meriti di giocare sono io il primo ad essere felice”
MODULO: “Contro l’Inter la difesa a tre ha fatto molto bene. Valuterò anche in base alle condizioni dei giocatori a disposizione”
TIFOSI AL TARDINI: “E’ importante che la gente venga, lo deve fare per se stessa, per la propria città e realtà. Per la dignità di tifoso che ha sempre aiutato la sua squadra. Non va dettato da qualcosa o qualcuno anche se si cerca di coinvolgerli. Si deve sentire e io spero che per come stiamo lavorando qui tutti, i tifosi ci sostengano. Giocare e vedere uno stadio pieno di gente, 15-20 mila persone è ben diverso rispetto a uno con due o tre mila Sarebbe un bel segnale anche per gli eventuali acquirenti”