Tra dubbi di modulo e un'infermeria che non si svuota prosegue la marcia di avvicinamento del Parma alla difficile trasferta di domenica a Verona contro il Chievo.

Dubbi di modulo perchè, anche se la difesa a 3 è sempre favorita, Marino non sembra aver ancora deciso come schierare la squadra, con Zaccardo che appare sempre più il favorito per occupare uno dei tre posti da centrale lasciato libero dallo squalificato Paci. Dall’infermeria invece nessuna novità, anzi, c’è qualche preoccupazione in più visto che, oltre ad Angelo, Crespo, Marques e Nwankwo, nella seduta di questa mattina pure Giovinco si è allenato con un programma personalizzato. Ma il fantasista dovrebbe esserci. In ogni caso si vedrà nella rifinitura di domani mattina a Collecchio.
Ci sarà senz’altro Alessandro Lucarelli, perno della retroguardia gialloblù, che grida la carica in vista del delicato match in terra veneta. “Abbiamo bisogno di fare risultato per scrollarci di dosso le tensioni accumulate, e abbiamo le nostre carte da giocarci contro un avversario pericoloso, specie davanti, come il Chievo – ha detto oggi il difensore in conferenza stampa, aprendo anche alla conferma della difesa a 3 – Paci è un giocatore importante ma abbiamo sostituti all’altezza, esperti, che conoscono il modulo, senza dimenticare che Zaccardo può fare il centrale. Dopo un inizio stagione positivo con la difesa a 4 ultimamente abbiamo fatto meglio a 3”. L’importante è che ci sia cattiveria e determinazione. E magari anche più attenzione in area visti i tanti rigori fischiati contro i crociati. “Dovremmo limitare i duelli in area visto che nel dubbio di rigori ce ne hanno fischiati diversi contro ma vedo che si lamentano tutti – conclude – Il problema forse è la mancanza di una linea comune: in area di contatti ce ne continuamente, acnhe si dovrebbero fischiare solo gli episodi più netti”.
Oltre a Lucarelli ha parlato del Parma anche Hernan Crespo, stamattina ospite di Radio Monte Carlo nella trasmissione “Teo in tempo reale” con Teo Teocoli, Gabriella Mancini e Max Venegoni. “La nostra posizione è un po’ più comolicata ma abbiamo tanta voglia di lottare e salvarci – ha dichiarato, parlando anche del suo futuro – A livello personale le cose sono andate bene, e qui a Parma mi sento benvoluto, oltre ad avere tanto spazio. Un futuro da allenatore o dirigente? Perché no?”.