Parma-Verona ha il gusto dolce dell'Europa. Una sfida giocata in anticipo dai due presidenti, Tommaso Ghirardi e Maurizio Setti, ieri nell'aula dell'università di Economia dove erano presenti numerosi giornalisti ma anche molti studenti del corso di laurea MasterSport.
“Quest’anno possiamo dare filo da torcere a chiunque – attacca il patron dei ducali – Abbiamo raggiunto un livello di maturità tale da non avere paura delle avversarie. L’Europa? Ce la giocheremo fino alla fine” ha spiegato Ghirardi.
Ambizioni e traguardi, senza dimenticare il passato, perché Ghirardi ha impiegato sette anni (ha comprato il Parma all’asta nel 2007) prima di portare la sua creatura a ridosso delle grandi del campionato, come non accadeva dai tempi – dopati – dell’era Tanzi. “E’ una grande soddisfazione che condivido con tutta l’azienda Parma. Un’azienda che può contare su due grandi professionisti come Leonardi e Donadoni a cui auguro, in futuro, di approdare in un grande club e vincere la Champions League. Non il prossimo anno, ovviamente, anche perchè hanno un contratto con il Parma. Diciamo che salvo eventi straordinari entrambe resteranno con noi”.
La partita con il Verona dell’amico Setti (i due si conoscono da oltre 15 anni) ha il fascino delle grandi sfide, anche perché le due squadre sono appaiate al sesto posto con 40 punti (il Parma ha una partita in meno). “E’ una partita importante ma non è uno spareggio salvezza. Venderemo cara la pelle, come sempre. La classifica è bellissima ma bisogna stare attenti perché dietro ci sono squadre come Milan e Lazio che possono rientrare in qualsiasi momento. Comunque, complimenti all’amico Setti, che è più bravo di me, perché è partito da zero a differenza del sottoscritto che può contare su una famiglia importante”.
Ora c’è da pensare solo al Verona e al pericolo Luca Toni: “E’ lui il pericolo principale. Quest’estate, quando tornò da Dubai – svela Ghirardi – mi chiamò e mi disse che voleva tornare a certi livelli, ma io non gli ho creduto, pensavo non ce la potesse fare. Mi ha smentito con i fatti. Ho sbagliato e gli ho chiesto scusa”.