Sono ripresi ieri a Collecchio gli allenamenti del Parma in vista della prossima gara che si giocherà sul terreno del Catania. Nel consueto appuntamento stampa il mister crociato avverte sui pericoli del match: "E’ una squadra difficile da affrontare, che ha acquisito mentalità e convinzione e questo li aiuta a fare la differenza. Sarà un bel test".
Roberto Donadoni: “Già l’anno scorso il Catania ha dimostrato di essere una squadra a cui piace giocare, a cui piace avere possesso palla. E’ una squadra difficile che ha acquisito mentalità e convinzione e questo li aiuta a fare la differenza. Sarà un bel test.
Finora sono contento di come si sono comportati anche quelli che hanno giocato poco, come ad esempio Musacci o Ninis, che sabato hanno fatto una buona prestazione non solo in termini di qualità ma anche di approccio alla gara. Questo tipo di atteggiamento e di risposta me lo aspetto anche da altri.
Pabon sabato mi è piaciuto nella misura in cui ha fatto quello che gli chiedevo in termini di movimenti. E questo è stato positivo. E’ un giocatore che deve ritrovare un po’ la via del gol, però adesso sarà importante per lui dare continuità nell’apprendimento, e mi auguro che adesso la pausa per la nazionale non precluda questo tipo di discorso. Per Belfodil è un discorso diverso. E’ un giocatore che quando è in campo si sente, soprattutto in termini di apprensione della squadra avversaria che si rende conto di avere davanti un giocatore che può determinare molto, soprattutto nell’uno contro uno. E’ però un giocatore che deve imparare ancora tante cose, per essere più efficace e per essere meno monotematico, quindi variare di più la giocata. Se riesce ad alternare più cose allora diventa meno un punto di riferimento per gli avversari e di conseguenza più pericoloso.
E’ chiaro che noi non dobbiamo mollare nemmeno un millimetro rispetto a quanto fatto finora, quella deve essere la base. Quindi non dobbiamo pensare di avere di fronte il Milan, l’Inter o il Catania, ma dobbiamo solo pensare a scendere in campo con l’atteggiamento che abbiamo avuto finora. Questo evita tanti problemi e tanti ragionamenti sbagliati. Dobbiamo pensare di avere di fronte sempre una squadra forte e competitiva. Se riusciremo ad avere questo allora avremo fatto veramente un bel lavoro.
Non faccio altro che ripetere che sono felice, contento e orgoglioso di lavorare in questa società. Non sono frasi di circostanza. In termini di punti non posso dire di essere così soddisfatto, con tutti gli annessi e connessi a partire dal fatto di aver affrontato in trasferta avversarie difficili. Però avrei voluto avere qualche punto in più. La cosa che mi fa stare sereno è il fatto di vedere la squadra che ci prova sempre. Abbiamo 6 punti, abbiamo tante partite davanti e ognuna diventa fondamentale per aumentare il nostro bottino.
Notiziario:
Lavoro tecnico tattico al centro sportivo di Collecchio: lavoro differenziato per Belfodil e Zaccardo, terapie per Palladino e Santacroce.