Colpo esterno del Parma al Bentegodi e primo successo esterno per Roberto Donadoni. Il Parma vince, trova il terzo risultato utili di fila in trasferta, e oltre ai tre punti, che gli permettono di raggiungere proprio il Chievo a quota 27, trova una grande iniezione di fiducia.
A fare la differenza, dopo un primo tempo sofferto è stato Sebastian Giovinco, che ha deciso il match con un gol da fuoriclasse e un “mezzo gol” che ha propiziato l’autorete di Luciano cha ha deciso il match. Due reti che sfatano anche un tabù visto che il Parma a Verona non segnava dal 2004 (allora andò in rete Gilardino).
Donadoni si copre, toglie una punta e si affida al 3-5-2. A farne le spese è Biabiany, che parte della panchina, per dare spazio a Mariga dal 1′ minuto, in mezzo insieme a Galloppa e Morrone. Per il Chievo solito 4-3-1-2, ma in attacco l’ex Di Carlo lancia Moscardelli e tiene a riposo l’altro ex Paloschi.
Il primo tempo si conclude a reti bianche, ma ai punti avrebbe meritato il Chievo, più vivace, più pericoloso, per merito soprattutto di un Moscardelli onnipresente e di un Thereau che regala numeri di alta scuola, tra cui due tunnel (vittime Valiani e Gobbi). Il Parma trova un Mariga già in palla, ma dopo la sostituzione di Galloppa, fermato da un problema musclare dopo 10 minuti, toglie qualità, che non arriva certo dal keniano, Morrone e neppure dal nuovo entrato Modesto, così i crociati si affidano a lanci lunghi. Il Chievo invece produce un buon gioco e crea occasionim la più interessante sui piedi di Sammarco, ma Pavarini è bravissimo. Al 43′ il Parma segnerebbe con Zaccardo, su torre di Floccari, ma il gol viene annullato per gioco pericoloso del difensore.
I gol arrivano nella ripresa, nei primi 5 minuti. Non finisce il primo giro di lancette e Giovinco su lancio di Mariga si esibiesce in un numero da applausi: aggancio la volo, stop che disorienta Andreolli, palla che rimbalza a terra e tiro che fredda Sorrentino. Al 5′ però arriva subito il pari: Modesto inciampa su un pallone scodellato in area da Vacek dalla sinistra e Thereau segna da due passi. La partita si accende, ci sono un paio di occasioni per parte, per Dramè, che impegna Pavarini con un rasoterra, e per Paletta, che sfiora il palo di testa. Il gol arriva e lo segna il Parma (dove nel frattempo Donadoni ha varato il tridente con l’ingresso di Biabiany), in modo fortunoso. Anzi, lo segna il Chievo, visto che è Luciano a battere Sorrentino svirgolando una punizione di Giovinco.
Di Carlo prova a mescolare le carte inserendo Sardo (pericoloso subito) come esterno alto (al posto di uno sfinito Thereau) e Paloschi davanti, ma non riesce a produrre niente di più di un assedio finale (anche Sorrentino è salito sull’ultimo corner) respinto dalla difesa del Parma. Finisce così, con una punizione severa forse per il Chievo, ma una vittoria importante per il Parma, sempre più lontano dai bassifondi.
CHIEVO – PARMA 1-2
Marcatori: 1’st Giovinco, 5′ Thereau, 24′ aut. Luciano
CHIEVO VERONA (4-3-1-2): Sorrentino; Frey, Andreolli, Acerbi, Dramè; Sammarco (1’st Luciano), Bradley, Vacek (32’st Paloschi); Thereau (25’st Sardo); Moscardelli, Pellissier. A disp. Puggioni, Cruzado, Jokic, Rigoni. All. Di Carlo
PARMA (3-5-2): Pavarini; Zaccardo, Lucarelli, Paletta; Valiani (18’st Biabiany), Morrone, Mariga, Galloppa (10’pt Modesto), Gobbi; Floccari, Giovinco (46’st Okaka). A disp. Mirante, Valdes, Ferrario, Musacci. All. Donadoni
Arbitro: Nasca di Bari
Note: ammoniti Valiani e Mariga per gioco falloso. Angoli 9-3. Recupero: 1′ pt; 3′ st