Gag in salsa emiliana e preoccupazioni laziali. La vigilia di Lazio-Parma viene vissuta in modo totalmente differente dalle due squadre:
a Collecchio va in scena un’esilarante gag tra Leonardi e Colomba, con il primo che si presenta, sciarpa gialloblù in mano, nella sala stampa di Collecchio. Leonardi abbraccia Colomba, poi si rivolge ai giornalisti e sorridendo dice: “Vi ripresento Colomba. Mi trovo vicino ad un allenatore che stimo tantissimo e con cui ho un feeling particolare. Penso sia giusto dire, dopo quanto ho sentito e letto nei giorni scorsi, che abbiamo un allenatore con cui condividiamo tante situazioni. Lo dico con il sorriso perchè sono felice di avere Colomba qui e non voglio ci siano equivoci a riguardo. Per lui, come per me, il Parma è un punto d’arrivo. E’ una qualità che abbiamo in comune. Ecco, volevo stupirvi anche senza vincere”.
Colomba è sorpreso ma ringrazia: “Questa del direttore è stata una sorpresa. Le sue parole non possono che farmi piacere, anche per lo spirito con cui sono state dette – spiega Colomba prima di parlare della sfida di domenica con la Lazio -. E’ anche ora di sdrammatizzare questo calcio altrimenti ogni sconfitta è una tortura, ogni vittoria un trionfo”.
In casa lazio è emergenza infortunii (7 giocatori fuori uso), sebbene la vittoria in Europa League abbia eccitato ancora di più tutto l’ambiente. Reja non fa drammi ma è preoccupato della pericolosità degli avversari. Parma senza Flloccari e Jadid.
COLOMBA: “Contro la Lazio è uno dei tanti test importanti contro una squadra forte. In passato abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela con tutte e ce la metteremo tutta per rinsaldare la nostra classifica. Rispettando la Lazio, siamo consapevoli che abbiamo le armi per far bene. Credo che al giorno d’oggi giocare ogni tre giorni sia ormai un’abitudine. Non credo che la Lazio accusi fatica o deconcentrazione, anche perché hanno tanti ricambi. Hernanes è un centrocampista completo. Come si ferma? Con il gruppo, con il lavoro collettivo, come siamo abituati a fare. Massima attenzione e collaborazione. Non ci saranno sorprese in formazione. Credo che le squadre vadano cambiate ogni tanto, anche per motivi di squalifiche, infortuni o acciacchi. Ma resto convinto che un’ossatura base vada portata avanti. Si deve evitare la confusione. Attorno a questa ossatura imporante poi si devono fare piccole modifiche in base alle contingenze della stagione”.
REJA: “Quella contro il Parma rappresenta una partita speciale per tanti motivi ed in particolare per la possibilità in caso di vittoria di volare in classifica. Non è tanto stare in vetta la classifica, ma cambiare la tendenza di risultati in casa, visto che non siamo sempre stati impeccabili. Per scardinare la difesa degli emiliani bisognerà avere cattiveria e il piglio della squadra importante. E’ normale che gli avversari vengano qui e si chiudano, ma noi abbiamo i colpi per risolvere qualsiasi partita. Non abbiamo ancora sfruttato tutto il nostro potenziale, ora dovremo dare il massimo fino alla sosta di dicembre. Marchetti? Sta crescendo ed è tornato ad essere il portiere che tutti conoscevamo. Dopo Buffon e Handanovic credo che ci sia senz’altro lui”.