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Alessandro Budel centrocampista Parma Serie B 2008 2009

Parma Calcio

Budel a SP: «Parma, la metamorfosi è nella mentalità e in Pecchia»

©Foto: SportParma

Budel a SP: «Parma, la metamorfosi è nella mentalità e in Pecchia»

Durante l’ultima puntata di PARMATALK, in diretta come ogni lunedì su SportParma, il super ospite Alessandro Budel (oggi commentatore per DAZN) si è espresso su tanti temi della stagione crociata e, in particolare, sulla vittoria in extremis ottenuta dai ragazzi di Pecchia contro il Brescia.

«Credo che il Parma avrebbe meritato il vantaggio anche nel primo tempo. Poi quell’errore di Papetti ha favorito il ritorno in partita del Parma dopo il vantaggio del Brescia. Per il Brescia si trattava di un punto importante in una partita fondamentale, il Parma in qualche modo riesce sempre a portare a casa il risultato. La vera metamorfosi è stata nella mentalità: il Parma ha capito come funziona la Serie B, tutti i giocatori sono applicati in questa categoria e stanno solo dimostrando le caratteristiche e le qualità che hanno sempre avuto» ha detto il doppio ex della partita.

Budel ha sottolineato come il valore aggiunto della squadra stia in panchina. Nella figura dell’uomo che la guida il mister: «La conferma di Pecchia è stata determinante, è un allenatore che ha esperienza, è capace e mese dopo mese si sono visti i miglioramenti del Parma. L’anno scorso è partito male ed è riuscito comunque ad avere risultati importanti durante la stagione; quest’anno invece sta facendo la differenza e i risultati sono quelli previsti. Credo che i complimenti a questo allenatore siano assolutamente meritati».

L’ex centrocampista crociato (55 gare disputate con 4 gol e 4 assist, tra il 2004/2005 e il biennio 2008-2010) è intervenuto anche sulla reazione di Bernabé, che ha scatenato la gazzarra finale con il tecnico delle Rondinelle Maran e tutta la panchina ospite: «Sono il primo ad avere avuto reazioni non consone durante la carriera per amore della squadra o per certi momenti di emozione ,ma l’importante è riconoscere gli errori. Giusto condannare il gesto di Bernabé ma le reazioni sono momenti che posso capire: dopo la condanna è importante che finisca lì la questione. Il calcio è bello anche per certi atteggiamenti ma poi è giusto voltare pagina. Per me ha lo stesso valore di quando uno fa una sceneggiata dopo essere stato sfiorato». Sempre in tema del numero 10 spagnolo, Budel ha aggiunto un consiglio in ottica futura: «A Bernabé dico che ha la possibilità di vincere un campionato e di dimostrarsi all’altezza della categoria superiore e farlo in un contesto che ti conosce bene è meglio di farlo da neoarrivato in un club di Serie A».

Immancabile il momento amarcord sui trascorsi nel Ducato, dove ha giocato un totale di 3.856′ in tre stagioni differenti: «Della prima esperienza a Parma ho un bellissimo ricordo – ha detto – perché, al di là del raggiungimento della salvezza, avevo anche giocato nell’ex Coppa Uefa con gol all’esordio. Una piazza importante che, anche se in un momento dificile a livello economico, mi ha lasciato un ottimo ricordo. Con Cagni, prima, e Guidolin, poi, era diverso: venivo dalla Serie A con l’Empoli ed è stata una bella esperienza visto che alla fine siamo riusciti a vincere il campionato. Parma, nonostante sia una città piccola, aveva dimostrato tanto calore per la vittoria, la piazza era gremita di gente e accolse molto bene la vittoria del campionato. Poi, l’anno dopo andai via a gennaio a Brescia, dove sono rimasto anche in Serie A. Sicuramente Parma è stata una tappa fondamentale per la mia carriera».

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Alessandro Budel ospite a PARMATALK 18esima puntata 11.3.2024

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