Una serata da brividi. Un regalo dietro l’altro ad una folla di tifosi pazzamente innamorati che, come sempre, ha risposto in maniera impeccabile alla festa del Tardini, organizzata dal Parma per celebrare le tre promozioni di fila. E non solo.
Due ore intense, piene di emozioni e ricordi. C’è di tutto nella serata del Tardini, per l’occasione trasformato in un set cinematografico: il palco in mezzo al campo rivolto verso la tribuna centrale, un maxischermo, l’amplificazione degna di un concerto, effetti speciali e fuochi d’artificio. La curva nord e la tribuna centrale illuminate dalla luce di migliaia di smartphone. Scenario da pelle d’oca. Poi cori e applausi. Un’estasi. Ma anche lacrime e annunci dolorosi.
Si parte dal video emozionale che ripercorre la grande cavalcata crociata, dalla serie D (Arzignano) alla serie A (La Spezia). Sul palco due abili condottieri (giornalisti) come Gaia Brunelli e Sandro Piovani. Poco dopo, sempre sul maxi schermo, viene proiettato un video messaggio dell’ex Gigi Apolloni, applauditissimo. Così come Giorgino e Corapi, a capo di una delegazioni di giocatori della serie D (tra cui Nocciolini, Lauria e Longobardi). La “sfilata” è proseguita con gli eroi della della finale playoff di serie C, con tutta la rosa attuale, quella del secondo posto in B.
“Gli errori e le polemiche ci hanno fatto crescere” ha ammesso il ds Daniele Faggiano. “Siamo nella storia” ha aggiunto l’ad Luca Carra. “E’ la vittoria di un pubblico eccezionale che non ha mai smesso di sostenerci” ha sottolineato mister D’Aversa. Parole arrivate dopo quelle pronunciate da Marco Ferrari e Guido Barilla, scandite dagli applausi scroscianti di tifosi di tutte le età (0-100).
Il momento più toccante, ma era inevitabile, è arrivato quando Alessandro Lucarelli, con la voce rotta e tra le lacrime, ha annunciato il ritiro dal cacio giocato (resterà in società con un incarico ancora da definire), prima dell’abbraccio della sua famiglia, di tutto il Parma, del Tardini intero, e il rituale del giro di campo, con sosta “pittoresca” sotto la Nord. Lucarelli è storia; è leggenda. La maglia numero 6 è stata ritirata, per volere della società (gesto nobile), nessun altro potrà più indossarla. E’ il regalo più grande che tutto il pianeta Parma potesse fare ad un giocatore infinito.
Le parole di un entusiasta Jiang Lizhang, il presidente, portato in trionfo dai giocatori al termine del discorso, hanno chiuso una serata unica. Non prima di una scarica di fuochi d’artificio in curva sud. Tutti con il volto all’insù, dove luccicano le stelle e dove i sogni non finiscono mai di volare.
L’ultimo pensiero è per il grande assente della serata, Nevio Scala; d’altronde lo strappo è insanabile. Anche a lui va il ringraziamento del popolo gialloblù, perché il passare del tempo non cancella gli eroi.