Riportiamo di seguito un comunicato dei Boys 1977 “inerente l’attività a scopo di lucro che sta prendendo piede in questi giorni nei nostri ambienti. Noi da sempre siamo CONTRARI a questo tipo di iniziative che non hanno altro scopo se non quello di arricchire qualcuno a scapito di tutta la comunità”.
IL TESTO DEL COMUNICATO
Da sempre, a Parma, il tifo organizzato è stato gestito in totale autonomia ed indipendenza, lontano da quelle dinamiche servili e accondiscendenti che spesso si vedono in altri contesti.
L’Ultras, a Parma, è sempre stata una bandiera pirata che risponde solo a se stessa, un ideale libero dai condizionamenti esterni che ragiona solo ed esclusivamente da Ultras e che agisce per esclusivo amore della maglia, senza altri fini.
Per mantenere la nostra libertà di espressione, per non essere schiavi di nessuno, abbiamo scelto spontaneamente di NON ACCETTARE alcun tipo di finanziamento esterno; i nostri unici introiti provengono dalla riffa, dal tesseramento al gruppo e dal materiale.
Tali proventi vengono poi reinvestiti in toto nell’ organizzazione del tifo in Curva Nord: i bandieroni che tutti sventolate, le coreografie, gli stendardi, gli striscioni, tutto questo viene prodotto con quanto guadagnato dalla vendita di quanto detto prima. Inoltre, ci teniamo a precisare che una buona parte dei guadagni viene devoluto in beneficenza (La Casa Azzurra, l’Ospedale di Parma), e alla fine dei giochi il guadagno totale è pari a zero, non a caso la nostra forma giuridica è ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale).
Vedere che una stilista cittadina utilizzi deliberatamente la Curva Nord come piazza per riempirsi le tasche di soldi e farsi pubblicità ci fa schifo e ci riempie di sdegno, in Curva Nord NESSUNO ha il diritto di speculare sulla nostra passione.
Le uniche entità che hanno diritto a vendere qualcosa allo stadio sono il Parma 1913 (che utilizza i soldi per mantenere la squadra e la società), e chi organizza il tifo domenica dopo domenica, da 38 anni a questa parte: i Boys, che non hanno nessun interesse a spillare soldi alle persone e a scroccare pubblicità come questa stilista oggi sta facendo, sull’onda del successo che la squadra riscuote sul campo da gioco.
Domenica in Curva Nord venderemo il passamontagna, quello che Baraye ha indossato dopo il gol contro la Ribelle, e chi lo comprerà da noi contribuirà in maniera attiva al finanziamento del tifo organizzato, e soprattutto alla coreografia di fine anno che stiamo preparando da tempo.
Vi chiediamo di DIFFIDARE da chi lucra sulla nostra passione, di girare al largo da chi vuole vendervi qualcosa che non serva a migliorare la Curva, di schivare questi serpenti senza scrupoli che vogliono arricchirsi sulle nostre spalle.
Per il bene della Curva…
FUORI I MERCANTI DAL TEMPIO!