La dichiarazioni dalla conferenza stampa post partita di Parma-Pordenone. Le parole di Man e Iachini.
Protagonista ritrovato il rumeno, che si è detto contento di essere rimasto e pronto a mettersi a disposizione della squadra. L’allenatore crociato si è detto soddisfatto della prestazione dei suoi giocatori, bravi a rimanere lucidi dopo lo svantaggio iniziale.
MAN: «Sono contento per questa vittoria. Nel secondo tempo abbiamo fatto una grande partita. Per me è stato un nuovo ruolo come quinto di centrocampo, voglio dare tutto per aiutare la squadra. Questo gol è stato importante per me, sono contento e dobbiamo continuare così.
Mi trovo meglio davanti, ma se c’è bisogno di aiutare la squadra sono pronto a giocare anche sull’esterno. sono contento di essere qua. Pandev è un calciatore fortissimo, siamo contenti di averlo qua. Ci darà una mano».
IACHINI: «Abbiamo preso gol per una nostra “bontà”, ci eravamo fermati per portare soccorso a un giocatore e per dimostrare il nostro fair play, che è una cosa positiva. Ma dobbiamo stare attenti: abbiamo commesso una piccola grande ingenuità. Lì i ragazzi hanno accusato il colpo. Nello spogliatoio ci siamo parlati e abbiamo fatto qualche accorgimento. E meritatamente la squadra ha ribaltato la partita. I ragazzi sono stati bravi a non perdere la tranquillità.
In questo momento dobbiamo valutare i ragazzi che sono appena arrivati. Pandev non può giocare dall’inizio, ma è entrato con il piglio giusto. Speriamo che non sia nulla di grave il suo “problemino” fisico. Nel second tempo sapevo che i cambi che c’erano avevano una buona gamba. Bravo chi è entrato, che ha inciso.
Difesa a 4 troppo lenta? Volevo una squadra polivalente, che sapesse interpretare tre moduli, perché oggi il calcio è così.
Bernabé? Il nuovo acquisto ce l’avevamo già in casa, lo avevamo tenuto nel cassetto… O prendevamo un top sul mercato oppure dovevamo aspettare la crescita sul campo, che intravedevo, di Adrian. Penso possa avere le caratteristiche per far bene in quel ruolo. Ha un buon piede, personalità e buona gestione di palla.
Man è un calciatore che non può non darci una mano. Ci ho parlato tanto, l’ho pungolato, con le buone e con le “cattive”. Ci sono pochi giocatori come lui che giocano a piede invertito, deve imparare a interpretare più ruoli.
Oggi ho usato la carota, niente bastone nell’intervallo. Dovevamo fare le cose su cui abbiamo lavorato in settimana: dovevamo sbagliare meno tecnicamente, i ragazzi l’hanno fatto bene.
Nessuna gerarchia in attacco. Oggi la caratteristica della partita richiedeva la fisicità di Bonny, poi nella ripresa era il momento di cambiare, di togliere qualche centimetro e di inserire un giocatore di raccordo come Pandev. Sarà importante per noi anche Gennaro (Tutino, ndr)».