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Il primo appuntamento del Mitjet Club presso lAutodromo Riccardo Paletti di Varano de Melegari

Motori

L’Autodromo di Varano de’ Melegari riparte dopo la pausa estiva

L’Autodromo di Varano de’ Melegari riparte dopo la pausa estiva

La penisola italiana ha da sempre uno stretto legame con il motorsport, ma non si limita solamente ai più conosciuti autodromi d’Italia nel mondo, quali ad esempio Monza, Imola, Mugello, Misano, bensì esistono tante altre realtà che affondano le radici nella storia e segnano un percorso evolutivo per quanto concerne figure di spicco nel mondo dei motori. Una di queste è l’Autodromo di Varano de’ Melegari, situato a 25 km da Parma, immerso perfettamente in quella che è la cultura della “Motor Valley italiana”.

Fondato nel lontano 1969, il circuito ha subito diverse modifiche, iniziando dal biennio 1971-72, dove l’anello originale di poco più che mezzo chilometro fu ampliato a 1800 metri, sotto la denominazione di “Autodromo di San Cristoforo”. La modifica più sostanziale però avviene nel terzo millennio, nel 2002, quando il complesso di Varano si rinnova con nuove infrastrutture e sfora i 2 km di lunghezza (fino a 2375 metri) e ottiene la licenza internazionale FIA, sino ad arrivare agli odierni 2350 metri a seguito degli ultimi ritocchi al layout, ampliando la sua capacità a 360 gradi, in quanto l’impianto del parmense presenta ad oggi tre diverse configurazioni: oltre alla già citata versione da 2,3 km con 14 curve, è possibile trovare una versione short da 1,6 km, e la sezione aggiuntiva dedicata al motard, la quale misura 2070 metri ed ha ospitato tappe del Campionato Italiano ed Europeo. Mentre, tra le altre competizioni “auto&moto” sono da annotare il CIV auto, il Trofeo Motoestate, la 12 Pollici Italian Cup, senza dimenticare la prestigiosa competizione studentesca della Formula SAE, ormai alle porte per l’edizione 2024.

La parte manageriale è passata dal Pro loco dei primi anni alla “Società di Gestione Sport Automobilistici” (SO.GE.S.A.), creata nel 1981. Due anni dopo il circuito prende il nome di “Autodromo Riccardo Paletti”, intitolato a quest’ultimo a seguito della prematura scomparsa del pilota cresciuto proprio a Varano, nel Gran premio del Canada di Formula 1. Questo continuum tra Varano e la F1 è rimarcabile in altre circostanze. Nel 1970 l’allora vicecampione del mondo della massima categoria e neo-acquisto di casa Ferrari, Jacky Ickx, si rese protagonista di un particolare episodio. Il belga, in occasione di un test a bordo della Ferrari 312B, si insabbia nei pressi della curva a gomito dell’ultimo tratto di pista, che a seguito di quello sfortunato episodio venne intitolata proprio all’asso belga.

Inoltre, c’è da sottolineare l’impegno dell’Autodromo, di Alfa Romeo ed Autosprint, che nel 1976 hanno organizzato un evento di raccolta fondi per il sisma che colpì il Friuli. Evento al quale erano presenti proprio i grandi nomi della Formula 1 del tempo, tra cui Lauda, Regazzoni, Fittipaldi, Depailler, Scheckter, Peterson, Lafitte, Jarier e Merzario.

Il rapporto fra l’Autodromo di Varano e le motociclette prende il via in data 2 luglio 1972 con lo svolgimento di una gara del Campionato Italiano Juniores, ma sarà a partire dagli anni Ottanta e Novanta che il Paletti con i vari appuntamenti del Campionato Italiano Sport Production e il Trofeo Motoestate vedrà crescere i futuri campioni fra i quali svettano i nomi di Pierfrancesco Chili, Massimiliano Biaggi, Manuel Poggiali. Nel 1986 Varano ha ospitato il riuscito tentativo di record di durata, poi entrato nel World Guiness Record, durante il quale i tre protagonisti hanno girato interrottamente per oltre venti giorni sul tracciato.

L’Autodromo Riccardo Paletti ha ospitato anche manifestazioni internazionali di Supermotard e del Campionato Italiano di Dragster, ma altri campioni del calibro di Giacomo Agostini, Marco Lucchinelli e Freddie Spencer, solo per citare i più famosi, hanno percorso le curve del Paletti in occasione delle varie edizioni dell’ASI Motoshow. Negli ultimi decenni, quando erano poco più che bambini hanno mosso i primi passi anche Nicolò Bulega, Fabio Di Giannantonio, Marco Bezzecchi, Luca Marini, Francesco Bagnaia.

Infine una curiosità: altri tre campioni del mondo di motociclismo hanno saggiato Varano, ma in modalità quattro ruote. Si tratta di Valentino Rossi e Marco Melandri che nel 1998 sostennero un test con la Formula Renault e di Jorge Lorenzo che nel 2021 è stato protagonista di un test prima di iniziare la sua carriera automobilistica nel mondo delle Gran Turismo al volante di una Lamborghini.

Non solo racing però, poiché dal 1991 è stato istituito il “Corso di Guida Sicura” ad opera dell’ex-pilota di Formula 1, Andrea De Adamich, con l’obiettivo di migliorare la qualità della guida ed il controllo della vettura tramite istruttori qualificati ed un autodromo che si presenta con curve impegnative e tortuose, nonché un sistema di pioggia e grip artificiale tramite una speciale resina per simulare le condizioni più avverse.

È bene segnalare che il Riccardo Paletti funge ancora da palestra per molti piloti, anche per coloro che riescono ad approdare nella super-tecnologica F1 dei nostri giorni. Oltre agli italiani Alessandro Zanardi, Giancarlo Fisichella, Alessandro Nannini e Luca Badoer hanno messo piede sul circuito di Varano altri importanti nomi, tra cui Felipe Massa, Robert Kubica, Nico Hulkenberg, Carlos Sainz Jr. ed i campioni del mondo Jacques Villeneuve, Kimi Raikkonen e Nico Rosberg.

Parlando proprio di tecnologia, il Riccardo Paletti di Varano de’ Melegari si è fatto trovare pronto anche in questo caso. Molte squadre di Formula E, il campionato dedicato alle monoposto full-electric con uno sguardo al futuro, hanno utilizzato il circuito romagnolo per via del suo disegno stop and go, effettuando svariati test. Il tracciato è poi sede di sviluppo per numerosi progetti di nuove vetture, sia stradali che da corsa. Impossibile non citare il recente progetto di casa Dallara, con la creazione della Dallara Stradale. La coupé presentata in occasione dell’ottantesimo compleanno dell’ingegner Giampaolo Dallara dimostra il forte legame tra le radici di questa pista ed il presente, in quanto nel gruppo dei fondatori della compagine varanese spicca proprio il nome di Dallara.

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