Uno sgambetto soltanto, purtroppo fatale, ha tolto a Marcello Razzini un’importante occasione di rilancio nell’International Rally Cup, nel recente fine settimana.
In quel del Rally del Casentino, terzo atto della serie nonché primo a coefficiente maggiorato, il pilota di Parma arrivava galvanizzato dalla splendida prestazione colta sulle strade del Taro.
Il portacolori di Collecchio Corse, alla guida di una Skoda Fabia R5 Evo messa a disposizione da Trico World Rally Team e supportata da Lion Team, partiva cauto in avvio, affiancato nuovamente da Filippi Alicervi alle note, e si attestava alla nona posizione assoluta.
Una buona crescita sulla successiva “Rosina”, sesto tempo in prova ed in linea con il passo del treno di testa, veniva ben presto vanificato dalla dea bendata, la quale si ergeva a protagonista sul primo giro a “Crocina” e decideva già le sorti per lo sfortunato alfiere del sodalizio felinese.
“Siamo partiti cauti sulla prima” – racconta Razzini – “ma il nostro ritmo era in crescita, già sulla seconda prova speciale. Purtroppo, sulla terza, siamo stati protagonisti di una foratura e ci siamo dovuti fermare, in prova, per sostituire la gomma. Abbiamo perso un’eternità, una vita”.
Presentatosi al controllo stop con l’ottantottesimo tempo ed un gap di quasi cinque minuti, dal miglior tempo in prova, ogni sogno di lottare per le posizioni di vertice se ne andava in fumo.
Piombato alla settantesima posizione nella classifica assoluta il parmense non si perdeva d’animo e, sulla ripetizione di “Corezzo”, staccava un buon sesto, migliorato ulteriormente dal quinto firmato sulla corta “Rosina” quando all’appello mancavano soltanto due speciali.
Continuando a spingere mentre il sole calava, senza prendere rischi eccessivi in grado di compromettere del tutto la trasferta toscana, Razzini riusciva a risalire sino alla ventiduesima posizione nella generale, ventunesima di gruppo R e diciassettesima di classe R5.
Un risultato che di certo non lo soddisfa ma che, nel bicchiere mezzo pieno, gli permette di guardare con ottimismo al prossimo Appennino Reggiano, pur consapevole di essere con le spalle al muro e senza alcun margine di errore in vista del rush finale di questo IRC 2021.
“Dopo la foratura abbiamo dato tutto” – aggiunge Razzini – “perchè volevamo risalire la classifica per recuperare qualche punto per il campionato. È naturale che non possiamo considerarci soddisfatti, di come sia finito questo Casentino, ma dobbiamo cercare di trovare spunti positivi anche qui. Il passo gara è buono e, anche se la foratura ci ha tolto ogni soddisfazione, sappiamo di poter mantenere il ritmo dei migliori. La vettura è stata perfetta, tutto il team pure. Il percorso di gara è stato davvero ostico perchè, con il passare delle prove, si sporcava a vista d’occhio. Alla fine dell’International Rally Cup mancano soltanto due gare, l’Appennino Reggiano ed il Bassano. Abbiamo ottimi ricordi della prima e conosciamo bene la seconda. Non possiamo più commettere alcun tipo di errore e ci auguriamo che, per le prossime due gare, la sfortuna ci stia lontana. Grazie di cuore a tutta la squadra, ai nostri partners, al mio naviga Filippo, alla scuderia ed ai tanti amici che ci hanno sostenuto pure qui”.