Giancarla Guzzi porta nella ricca bacheca di GR Motorsport una preziosa medaglia d’argento iridata. E’ quella conquistata all’ACI Rally Monza, tappa conclusiva del Campionato Mondiale Rally: la navigatrice lombarda ma trapiantata nel parmense lascia infatti l’autodromo di Monza – epicentro del rally – con il secondo posto di classe RC3, colto insieme al sondriese Luca Fiorenti a bordo della Renault Clio dello stesso pilota lombardo.
Il risultato ottenuto nei quattro giorni di gara rappresenta il miglior epilogo possibile per l’equipaggio e Giancarla – che di GR Motorsport è la presidentessa – ce ne spiega subito le ragioni: “Eravamo partiti senza un obiettivo preciso, considerando che Luca non aveva mai affrontato un rally di questo livello; per giunta, le condizioni meteo si sono rivelate decisamente proibitive, tra pioggia, neve e ghiaccio. Insomma, il rischio di finire la gara anzitempo è sempre stato dietro l’angolo, ma ritengo di poter dire che siamo stati bravi ad interpretare le situazioni, azzeccando tutte le scelte decisive di assetto e pneumatici. Il secondo posto è quanto di meglio avremmo potuto ottenere, a renderci orgogliosi è il primato tra le vetture aspirate di classe RC3. Insomma, siamo fieri della nostra gara, consci di aver fatto il massimo, tuttavia siamo saliti sul podio con un piccolo rammarico: quello di non aver potuto lottare sino in fondo per il successo di classe. Onore ai vincitori, ci mancherebbe, ma la nostra prova è stata intaccata dai minuti persi in una prova speciale da una vettura che non ci ha lasciato passare e, in seguito, dalle svariate prove non disputate (annullate o sospese e percorse in transito). Ci consoliamo con le quattro prove vinte…”.
A differenza del pilota, Giancarla Guzzi non arrivava all’appuntamento brianzolo a digiuno di esperienza nel Mondiale. Ma quella monzese di è rivelata comunque un’esperienza estremamente probante: “L’opportunità di correre a Monza si è concretizzata solo la settimana prima del rally, per cui ho avuto appena una manciata di giorni per preparare questo rally – spiega la navigatrice di Spino d’Adda – ; considerando che correvo con un pilota assolutamente privato e con il quale non avevo mai condiviso l’abitacolo, potete capire come sia stato necessario sfoderare tutta l’esperienza e le conoscenze professionali per poter affrontare al meglio la gara. Se i giorni antecedenti la corsa sono stati senza tregua, pure quelli del rally ci hanno messo a dura prova: è stato come vivere in apnea… Ecco perché non dimenticherò facilmente questo ACI Rally Monza. E lo farò con orgoglio”.