È un congedo di elevato spessore e di notevole consistenza quello che ha visto protagonista una Collecchio Corse pronta a godersi le vacanze estive.
Da venerdì a domenica è andato in scena il Rally di Roma Capitale, tappa del FIA European Rally Championship e del Campionato Italiano Assoluto Rally, dove ad emergere, a suon di temponi, è stato un Edoardo De Antoni in forma smagliante, indiscusso mattatore del primo appuntamento del Clio Trophy Italia con Carlotta Romano sulla Renault Clio Rally5 di Vsport. Il pilota di Camposampiero, vincitore con oltre quaranta secondi sul primo inseguitore, ha fatto sua anche la RC5N e la Rally5 tricolori, mettendo al tappeto pure l’agguerrita concorrenza continentale durante una prima tappa da indiscusso protagonista del fine settimana laziale. “A parte la foratura del Sabato mattina è andato tutto per il verso giusto – racconta De Antoni – e siamo stati in grado di vincere tutte le prove speciali, recuperando rapidamente il tempo perso per la gomma bucata. Non possiamo che essere molto felici per questo inizio di trofeo”.
Poca fortuna nella capitale per Martina Musiari, alla destra di Antonio Rusce su una Skoda Fabia Rally2 Evo di Erreffe Rally Team, tredicesima in gruppo RC2N ed in classe R5 – Rally2 ma anche quattordicesima nella generale dopo una gara molto intensa, ricca di sorprese e caratterizzata sia da una foratura che da qualche problema tecnico che ha inciso sul bilancio.
Spostandosi verso le zone di casa, in occasione del Rally di Salsomaggiore Terme vissuto tra sabato e domenica, il sodalizio di Felino ha mancato di un soffio il podio tra le scuderie. Una quarta piazza frutto di un nutrito gruppo di portacolori, protagonisti di alterne fortune. Buon quinto assoluto, in gruppo RC2N ed in classe R5 – Rally2, per Fausto Castagnoli e la sua Volkswagen Polo R5, targata Pool Racing e condivisa per la prima volta con Simona Camera. “Stare nei primi dieci era il nostro obiettivo – racconta Castagnoli – perché correre due volte all’anno con queste vetture e pensare di poter essere competitivi contro gente come Vellani, Medici, Tosi ed altri piedoni è illogico. Siamo soddisfatti della nostra gara e speriamo di riutilizzare la Polo anche nel 2024. Qualche disavventura altrui ci ha aiutato, altrimenti saremmo stati attorno al settimo. Bravissima Simona, alla sua prima gara assieme a me”.
Non ha tradito le attese Gabriele Frazzani, in coppia con Diego Altomonte sulla Renault Clio RS di gruppo N con la quale ha dominato, in lungo ed in largo, in RC5N ed in classe N3. “Sulle prime due non siamo andati forte – racconta Frazzani – ma, nel complesso, è andata bene. Alla Domenica abbiamo vinto tutte le prove, nonostante un piccolo problema ed una giornata molto calda. Siamo contenti di questa vittoria e del passo che abbiamo mantenuto”. Salsomaggiore da dimenticare per il presidente Gianni Assirati, alle note Alessandro Barberio su una Citroen C2 R2 che lo ha appiedato, per un problema elettrico, ad inizio Domenica. Stessa sorte toccata alla vettura gemella, una Citroen C2 in versione gruppo A, di un Massimo Minardi sconsolato, bersaglio prediletto di noie tecniche che lo hanno obbligato ad alzare bandiera bianca all’ultimo parco assistenza, senza poter regalare una gioia a Cristina Mori.
Vittoria in solitaria tra le RSTB16 per Milo Pregheffi, al volante della Mini Cooper Racing Start di Autotech con Anita Lamberti Zanardi al proprio fianco, in gara test per i successivi round CRZ. “È andato tutto bene – racconta Pregheffi – e, pur non guardando al risultato di classe, siamo felici per i riscontri avuti nei vari test di setup fatti. Abbiamo cercato di forzare il passo, per mettere alla prova la nostra Mini, e siamo contenti di quanto abbiamo potuto constatare”. Il boccone più amaro della giornata è stato indubbiamente quello masticato da un Fabio Oppici perfetto, fino allo spegnimento improvviso della sua Peugeot 106 Rallye di gruppo N. In coppia con Davide Pisati il pilota della francesina aveva posto la propria firma su tutte le speciali in programma, abbandonando sull’ultimo crono per un connettore staccato.
Debutto con beffa per Mirko Zanella, alle note Manuel Sartori, fermo dopo la quarta speciale per noie tecniche alla sua Citroen Saxo di gruppo N ma felice per aver realizzato il suo sogno. A salvare il bilancio tra le millesei del produzione ci ha pensato Fabio Marcomini, in gita con il cugino Gianmaria sulla Citroen Saxo gruppo N, bravo ad ereditare la leadership dallo sfortunato Oppici ed a mantenerla fino al traguardo, aggiungendo anche un buon quinto in RC5N. “Scampagnata in famiglia felice per noi – racconta Marcomini – con il mio cugino a dettare le note, il babbo a fare da direttore sportivo ed un caro amico di famiglia a seguire la nostra Saxo. Il secondo giro è stato pesante, per via del caldo, ma ci siamo ripresi sul finale con un’ultima prova da urlo, abbassando di quattro nonostante la strada fosse distrutta. Per le poche gare che faccio non posso che essere soddisfatto. Peccato per Oppici, si meritava la vittoria”.
Dulcis in fundo spazio alle regine del passato con un Rally Historic di Salsomaggiore Terme che ha visto tra i migliori anche Paolo Folli, con Adriano Giannini sulla Peugeot 309 GTI gruppo A. L’ultima punta della compagine di casa ha sfiorato la top ten nella generale, chiudendo nono in quarto raggruppamento e terzo in classe J2/A/2000, soddisfatto del proprio fine settimana. “Weekend decisamente positivo – racconta Folli – perché abbiamo potuto correre senza avere problemi. Ci siamo divertiti molto ed alla fine è anche arrivato un bel podio. Ho solo il rammarico di non aver potuto affrontare l’ultima prova speciale e, sinceramente, non ho capito il motivo del suo annullamento. A parte questo è stato un fine settimana ricco di soddisfazioni”.