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Ciclismo

Crono Mondiale, Malori centra un buon 6° posto

Crono Mondiale, Malori centra un buon 6° posto

E’ una questione di punti di vista. Leggi l’ordine d’arrivo della cronometro individuale iridata e non sai se chi è arrivato davanti sia andato più forte degli altri o se chi è arrivato dietro abbia pedalato più piano del solito.

I verdetti emessi dalla prova contro il tempo di Ponferrada si prestano a tante interpretazioni, anche se non c’è da stupirsi troppo per il risultato finale: Sir Bradley Wiggins conferma l’ottimo stato di forma messo in mostra nella cronosquadre di domenica e detronizza Tony Martin, tri-campione uscente e super favorito della vigilia, rifilandogli 26” di distacco (dopo essere stato in svantaggio al primo intermedio), mentre l’oranje Tom Dumoulin finisce terzo a 40”, vincendo l’accesissima guerra per il bronzo con 7” di margine sul bielorusso Kiriyenka, che termina così quarto come a Firenze 2013. Per il britannico primo oro mondiale di specialità dopo quello OIimpico del 2012 ed ennesimo alloro di un atleta che vanta una carriera straordinaria, capace di vincere prima un Mondiale di inseguimento su pista e poi un Tour de France. Solo Fausto Coppi riuscì a siglare questa singolare doppietta.

A 31” dal podio (e a 1’11 da Wiggo) chiude il nostro Adriano Malori, ottenendo un buonissimo 6° posto (ai 49 tondi tondi di media oraria), scalando due posizioni rispetto all’anno scorso (quattro rispetto al 2012) e sfiorando quel quinto posto (occupato da Dennis e distante 14”) che aveva battezzato come obiettivo minimo da centrare.

Certo, dopo il primo rilevamento (12,2 km), la situazione non era delle più incoraggianti: 12° tempo già a 27” da Martin e a 22” da Chavanel, in quel momento terzo), ma chilometro dopo chilometro la sua prova è andata in crescendo, transitando 8° al secondo intermedio (23,2 km) e 7° al terzo (35,2 km), rosicchiando anche qualcosina sui diretti rivali. Le due salitelle poste nel finale (la seconda rappresentava un piccolo spauracchio per tutti) non hanno rallentato troppo la sua azione, ma lo svantaggio accumulato nella primissima parte era difficile da ribaltare. L’avevano detto gli esperti che sarebbe stata una crono in cui bisognava gestirsi bene.

“Speravo di ottenere qualcosa di meglio – analizza il 26enne di Traversetolo subito dopo il traguardo – ma più di cosi non potevo fare. Rispetto ai distacchi dell’anno scorso ho fatto un bel passo in avanti, sono in continuo miglioramento anche se ci sto mettendo più tempo del previsto nel fare bene ai Mondiali. Riparto da questo piazzamento e da questa prestazione sperando di continuare con questo trend anche l’anno prossimo”.

È una questione di punti di vista, dicevamo. Dipende da come guardi il bicchiere, se mezzo pieno o mezzo vuoto: Martin è stato il solito carrarmato a crono ma Wiggins è stato l’unico a superare i 50 km/h di media ed è stato semplicemente perfetto, Dennis è stato virtualmente a medaglia per trequarti di gara e poi è crollato, Malori voleva entrare nella top five, flirtava col podio ma alla fine conquistato un sesto posto, riducendo notevolmente il gap dai superbig della specialità (dodici mesi fa aveva pagato un dazio ben maggiore, 2’51” da Martin, più di 2’ da Wiggins e dal podio, 1’30” da Kiryienka) e migliorando il suo ranking nelle rassegne mondiali. Step by step, il sogno di conquistare una medaglia al Mondiale non è poi così lontano.

 

 

Ordine d’arrivo Cronometro Individule Mondiale Ponferrada

1-Bradley Wiggins (Gbr) km 47,1 in 56’25” – media 50,1 km/h

2-Tony Martin (Ger) a 26”

3-Tom Dumoulin (Ned) a 40”

4-Vasil Kiryienka (Blr) a 47”

5-Rohan Dennis (Aus) a 57”

6-Adriano Malori (Ita) a 1’11”

7-Nelson Felipe Oliveira (Por) a 1’21”

8-Anton Vorobyev (Rus) a 1’29”

9-Jan Barta (Cze) a 1’43”

10-Jonathan Castoviejo (Esp) a 1’44”

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