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31 lug 11 Alia Marcellini tricolore DH al Sestriere 696603504

Ciclismo

Alia Marcellini campionessa italiana di downhill

Alia Marcellini campionessa italiana di downhill

Tris, terno, tripletta o en-plein tricolore. Chiamatelo come volete, ma il filotto piazzato quest'anno da Alia Marcellini ai Campionati Italiani a cui ha partecipato, degno del miglior biliardista, ha dello straordinario, per non dire storico.

La ventenne in forza al Team Torpado-Surfing Shop di Milano Marittima, domenica 31 luglio al Sestriere ha conquistato il titolo nazionale nella downhill, primo da quando è passata elite, dopo quello juniores del 2009, ma soprattutto terzo della stagione, che si va ad aggiungere a quelli vinti nel four-cross e nel superenduro, diventando così la prima atleta, nella giovane storia di queste discipline della mountain bike, a vestire tre maglie tricolori in un solo anno.

Gli “italiani” dovevano disputarsi sul classico tracciato di Scopello, in Val Sesia, domenica 17 luglio ma le prove vennero rinviate causa maltempo a data da destinarsi e così, due settimane più tardi, il “Colle” piemontese accoglieva le velleità dei vari biker, trasformando una prova di Coppa Italia (già fissata in calendario) in Campionato Italiano.

Il successo della manifestazione è stato fantastico visto che la picchiata mozzafiato della “Pista Down Tower”, che scendeva per 2 km dai 2345 metri del Monte Freiteve fino davanti al Palazzetto dello Sport di Sestriere per un dislivello totale di 390 metri, è entrata subito nel “circus” della downhill ad un anno dalla sua inaugurazione con una gara di assoluto prestigio ed onorata da più di 300 partecipanti totali.

Alia Marcellini doveva battere la “cannibale” Elisa Canepa (Team Eli-Ca Rride), decisamente più esperta, per coronare il suo colpo di fulmine con la downhill con una maglia di campionessa italiana, tanto sognata nei suoi lunghi sonni (ad Alia piace molto dormire fino a tardi quando può) ma anche tanto agognata nella sua seppur breve carriera.

La bella e grintosa ragazza di Salsomaggiore scende dopo la rivale, non sbaglia nulla e chiude in 3’40”96 (un buonissimo tempo che l’avrebbe inserita tra i primi 20 anche tra gli uomini) mentre alla Canepa, a cui era saltata la catena a metà gara finendo a più di 2” dalla Marcellini, salta anche l’appuntamento con l’ennesima vittoria agli italiani.

“Per questa maglia sono davvero felicissima, – confida Alia, al 6° tricolore da quando corre – è quella che volevo più di tutte, perché la mia vera disciplina è la downhill. Anche il four-cross ed il superenduro mi piacciono, mi divertono e sono felice di aver vinto gare e titoli anche lì, però questo successo lo sento molto di più.”

Alia in effetti ebbe un amore a prima vista con la downhill, che la portò subito, nel giro di 4 mesi a neanche 18 anni, agli onori della cronaca per risultati eccezionali ormai straconusciuti e se nel 2009 al suo esordio assoluto nella specialità le può essere contestato di avere avuto la classica “fortuna del principiante”, nel suo secondo anno di carriera (primo da elite) le va riconosciuto il merito di aver saputo tener duro nei momenti difficili, quando i risultati non arrivavano, crescendo anche grazie alle sconfitte, a fronte comunque di una stagione non meno avara di trionfi.

A febbraio 2011, con l’inizio delle gare alle porte, la salsese ci aveva detto con la sua dolce simpatia ma senza mezzi termini di puntare a vincere tutto quello che poteva vincere: per ora contiamo 3 tricolori su 3 che poteva disputare ma, anche se per la maggior parte della gente si potrebbe archiviare qui la stagione come super-positiva, sappiamo che nei prossimi 2 mesi di gare Alia Marcellini farà di tutto per prolungare la sua serie di fenomenali colpi ad effetto.

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