Uno scatto come una liberazione. Gli ultimi 20 km ventre a terra come in una cronometro, la sua specialità , con il gruppo alle sue spalle che non riesce ad organizzarsi per andarlo a riacciuffare. Michael Rogers, 35enne australiano della Tinkoff Saxo, tre volte iridato contro il tempo e rientrato alle gare poche settimane fa dopo una sospensione legata ad una controversa positività al clenbuterolo …
… (è riuscito a scagionarsi dimostrando una contaminazione alimentare), timbra l’11a tappa, la Collecchio-Savona di 249 km, con un’azione solitaria in contropiede nel corso dell’ultima discesa, dopo che il Naso di Gatto (2^ gpm di giornata) aveva fatto la selezione preventivata, annullando anche la fuga in atto di 14 unità.
A 10″ Geschke (Giant Shimano) e Battaglini (Bardiani-Csf) regolano il gruppetto dei migliori, ridotto ad un numero ristretto per effetto della media elevata (prima ora di gara condotta ai 50 km/h di media) e delle ennesime cadute, la più rovinosa giù dal Passo Centro Croci, 1^ gpm odierno, in cui è rimasto coinvolto, tra i tanti, anche Ulissi che così esce dalla top ten della generale.
Con l’affermazione di Rogers è un Giro che parla sempre più australiano dopo le vittorie dell’Orica nella cronosquadre d’apertura, della vittoria a Montecassino del suo Matthews, oltre alle maglie rose indossate da quest’ultimo e da Evans, ma da domani, al termine della Barbaresco-Barolo, attesa crono individuale di 41,9 km, l’idioma spagnolo, quello dei colombiani Uran e Quintana, potrebbe diventare la nuova lingua della corsa rosa.
Tra i tanti corridori coinvolti nelle cadute anche Adriano Malori, inviato speciale di Sportparma, che invia il consueto sms: “Purtroppo sono caduto nella discesa del Cento Croci, uno davanti a me è andato giù ed io pure senza poter fare nulla. Sono dilaniato, sono pelato un po’ dappertutto e contusioni su tutto il fianco destro, insomma per domani non ho speranze. Ovviamente non ci voleva perché stavo bene e puntavo a dare il meglio in una crono comunque dura, però spero di recuperare in fretta e basta per il momento poi vedremo. A presto, ciaociao!“
Ordine d’arrivo – 11a tappa Collecchio-Savona 249 km
1-Michael Rogers (Tinkoff Saxo) km 249 in 5h48’07”-media 43,086 km/h
2-Simon Geschke (Giant Shimano) a 10”
3-Enrico Battaglin (Bardiani Csf) st
4-Wilco Kelderman (Belkin) st
5-Gianluca Brambilla (Omega Pharma) st
6-Moreno Moser (Cannondale) st
7-Ryder Hesjedal (Garmin Sharp) st
8-Matteo Rabottini (Neri Sottoli) st
9-Fabio Duarte (Columbia) st
10-Alexis Vuillermoz (Ag2r La Mondiale) st
Classifica generale dopo 11 tappe
1-Cadel Evans (BMC) 48h39’04”
2-Rigoberto Uran (Omega Pharma) a 57”
3-Rafal Majka (Tinkoff Saxo) a 1’10”
4-Domenico Pozzovivo (Ag2r La Mondiale) a 1’20”
5-Steve Morabito (BMC) a 1’31”
6-Fabio Aru (Astana) a 1’39”
7-Wilco Kelderman (Belkin) a 1’44”
8-Nairo Quintana (Movistar) a 1’45”
9-Robert Kiserlovski (Trek) a 1’49”
10-Ivan Basso (Cannondale) a 2’01”
12a tappa: crono Barbaresco – Barolo
La 12a tappa, la Barbaresco-Barolo, cronometro individuale di 41,9 km, sarà da bersi tutta d’un fiato per gli uomini di classifica e per gli specialisti, nonostante il percorso preveda un gpm di 4a categoria di 3,1 km al 5% medio con punte all’8% dopo 12,6 km di gara, anche se la strada tende a salire fin dai primi metri.
Nel finale, a circa 5 km dal traguardo, un altro dente da affrontare non contato come gpm che potrebbe definire il risultato dei diretti interessati. Di sicuro al termine di questa prova contro il tempo la classifica generale verrà ridisegnata e a quel punto inizierà il vero Giro d’Italia.