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Calcio Dilettanti

Virus Perozzi: la fase due del Maestro

Virus Perozzi: la fase due del Maestro

Mi sono seduto sulla riva del fiume, e alla fine tutte le mie profezie (di cui avrei fatto a meno volentieri) si sono avverate. Più o meno come sto scrivendo in varie lingue da due mesi, la stagione dilettanti 2019/2020 adesso è veramente finita. Se ne sono accorti persino lassù dove tutto si decide o si dovrebbe decidere. Ho scritto dovrebbe, perché una coda di spettacolo ce lo dovremo ancora sciroppare. Esattamente come il tiramolla governo Conte vs Regioni, la LND ha deciso per la serie D ma poi ha rifilato la patata bollente ai Comitati Regionali dall’Eccellenza in giù. Adesso davvero non ci si capisce più niente. Si susseguono interviste in puro stile supercazzola. Andrà su la prima e la seconda e la terza se la giocheranno a Monopoli? Niente retrocessioni o si farà decidere a Bolsonaro e Trump? Si passerà dal girone a 18 squadre a 9 gironi a 2 squadre? Per l’iscrizione ai campionati si potranno usare anche i buoni pasto? Resteranno gli stessi giovani per farli maturare o basterà lasciarli al sole un paio di mesi?
In attesa di qualcuno che decida per il passato e indichi con chiarezza cosa succederà da qui a tre mesi, a me è rimasto un chiodo fisso, una ferita molto dura da rimarginare. Sono quei dirigenti morti nei giorni più terribili della pandemia. Qualsiasi disposizione per il futuro non potrà prescindere da loro, dal dolore di averli persi, dalla consapevolezza che gli spogliatoi, purtroppo, possono e potranno essere veicolo di contagio sino a che non si troverà un vaccino. Lo scrivevo tre mesi fa e lo riscrivo adesso. Tutto il resto conta zero.

 

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