L’orizzonte del calcio dilettantistico, oscurato inevitabilmente dalle nubi incombenti rappresentate della pandemia, è tutt’altro che sereno. L’impressione è che da un momento all’altro si possa scatenare una tempesta, ma in realtà il Covid-19 ha già portato enormi disagi a chi ha provato da un mese a questa parte a fare attività. Ed è il caso del Palanzano che, oggi, dopo tutte le difficoltà di un inizio stagione ritardato e travagliato, ha appreso dal proprio allenatore, Massimo Bizzi, la volontà di non andare avanti in questa stagione che più che un’avventura sembra un’odissea. Senza la sicurezza di ritrovare la strada del ritorno.
Il tecnico che di recente aveva allenato Langhiranese e Basilicastello si ferma e dice “basta” a un calcio dilettantistico che non gli appartiene. «La delusione più grande – ha motivato il mister, intercettato telefonicamente dalla redazione di SportParma – è quella di dover prendere una decisione che esula dalle normali condizioni calcistiche. Non mi ritrovo assolutamente in questo modo di fare calcio. Diventa difficile portare avanti l’attività: mancano entusiasmo, coinvolgimento, rapporti. Presupposti che non possono essere tolti a una squadra. In queste ultime tre settimane, dove sembrava che dovessimo giocare, sono stati di più i giorni in cui siamo stati fermi. Perché dovevamo stare fermi, se volevamo rispettare le regole». Una situazione insostenibile, quella generata dal Covid-19, che ha fatto fare un passo indietro a mister Bizzi. Un profilo conosciuto da tutti per la sua passione per il calcio e la cura maniacale per la preparazione di allenamenti e partite e che, in estate, aveva deciso di rimettersi in pista dopo la chiamata del Palanzano (clicca qui): «Ma ai tempi era una cosa diversa. Qui passano i giorni, ma aumentano i contagi, che sono sempre più pericolosi. Mi fermo io, perché nei confronti della società e dei giocatori sento una grande responsabilità. Perciò, ritengo sia stato giusto prendere questo tipo di decisione, non mi sento di poter trasmettere quello che io so di poter trasmettere».
Il suo passo d’addio potrebbe anticipare le sorti del calcio dilettantistico in generale, sebbene l’ultimo DPCM abbia scongiurato lo stop per le competizione di carattere regionale (clicca qui): «La convivenza è sempre più pesante e difficile – afferma Bizzi – e credo che ai nostri livelli non sia possibile dover giocare con l’ansia e il timore che succeda qualche cosa. Non credo sia opportuno fare dei turni di campionato con la metà delle squadre che scendono in campo, né è il caso di fare recuperi serali in giro per la provincia o per la regione. Quello che si sta facendo è falsare completamente delle competizioni, andando contro le dichiarazioni dell’inizio. Purtroppo, si sta mettendo la testa sotto la sabbia».
Un ultimo pensiero Massimo Bizzi lo ha avuto per la società che aveva deciso di puntare su di lui per affrontare il ritorno in Prima Categoria: «Al Palanzano ho dato la piena disponibilità: è stata una chiamata importante che ho accettato volentieri. E ho verso di loro un dovere: spero di tornare, ma non lo pretendo. Oggi questa situazione qua ha creato degli alibi a tutti: la vita né il calcio devono avere degli alibi. Io ho avuto la fortuna di avere alle spalle un club che ha provato a rispettare alla lettere il protocollo, ma che in tutte le occasioni sospette ha messo davanti la salute di ogni singolo. Affronto questa situazione con serenità: non ho niente a livello calcistico di cui rammaricarmi. Qualcuno dovrà, però, capire che il calcio dilettanti ha bisogno di situazioni che non siano legate alle paure e ai contagi. Spero vivamente che tutto questo finisca per tornare alla normalità, anche se non so quando».
Nonostante le 0 gare ufficiali della compagine della val Cedra, l’allenatore – che ha motivato la sua difficile decisione ai componenti del gruppo squadra presso il campo di allenamento di Marano nel tardo pomeriggio di oggi – ha lasciato un bel ricordo di sé al dg biancoblù Gabriele Ghini: «Mi riempi d’orgoglio che un allenatore blasonato come lui abbia detto che per me ci sarà sempre. Questa situazione non tutela lui come i nostri altri tesserati, che devono guardare prima le loro vite private. Ma io non posso dire loro nulla, li stimo tutti». L’avvicendamento in panchina resta l’ultimo dei pensieri del Palanzano: «Vedremo se affidarci a una soluzione interna, anche con un tecnico senza patentino. Ma in qualche ci arrangeremo. Piuttosto pagheremo le multe. L’importante è che questo campionato-farsa finisca presto».
(In copertina, mister Massimo Bizzi – Foto Evy Ghero)