Doveva essere una grande festa di sport per celebrare la figura di Nino Rastelli, ma la tragedia che ha colpito i quattro ragazzi fidentini che nella mattina di lunedì 16 agosto hanno avuto il gravissimo incidente lungo la via Emilia, impone di trasformare il Memorial di sabato 21 agosto allo stadio Ballotta in un momento di raccoglimento per tutta la comunità fidentina.
E il calcio sarà proprio il collante di questa giornata dedicata al ricordo e alla partecipazione, creando un ponte tra i quattro ventenni che hanno amato e giocato il calcio nelle nostre società sportive e un uomo che il pallone fidentino lo ha portato e fatto conoscere a moltissimi ragazzi.
Quell’uomo si chiamava Nino Rastelli ed è stato fondatore e Presidente della Fidentina, un grande borghigiano mancato nel 2018 ma che, si sarebbe detto un tempo, vive e lotta insieme a noi.
Gianluca Iemmi ne ha raccolto il testimone, oggi è lui sulla plancia di comando della Fidentina: “Per me è un onore ma anche una grande responsabilità succedere alla presidenza della Fidentina – spiega Gianluca Iemmi –. L’obiettivo adesso è portare avanti l’opera avviata quaranta anni fa da Nino rispettandone lo spirito, ovvero la volontà di lavorare con i giovani offrendo loro la possibilità di avvicinarsi a questo magnifico sport divertendosi e imparando a stare insieme e lavorare in gruppo per ottenere risultati. Il torneo quest’anno sarà dedicato non solo a Nino ma idealmente anche a questi quattro ragazzi che sono rimasti vittime di una tragedia assurda e rispetto ai quali vogliamo mandare un messaggio di vicinanza alle famiglie e di sostegno a chi fra loro ancora lotta tra la vita e la morte in un letto di ospedale. Per questo motivo il torneo verrà giocato con il lutto al braccio e verrà osservato un minuto di silenzio prima dell’inizio delle partite. Mai come quest’anno dunque il torneo assume significati profondi che toccano da vicino tutta la nostra comunità e rispetto a tutto questo e voglio ringraziare l’Amministrazione Comunale per aver patrocinato l’iniziativa e messo a disposizione gratuitamente i campi da gioco”.
IL PROGRAMMA
Tutto è pronto per l’evento, curato nei minimi dettagli dal team manager Mattia Frigoli: alle ore 17 saranno in campo le formazioni Primavera di Fidentina e Parma, alle ore 18 Parma e Piacenza e alle ore 19 Piacenza e Fidentina. Tre gare da 45 minuti l’una e, in caso di parità, deciderà l’astuzia dei rigoristi, prima della premiazione in programma alle ore 20.
RASTELLI? UN GRANDE DI FIDENZA
Il Vicesindaco e assessore allo sport Davide Malvisi spiega che “Nino Rastelli è storia e futuro del calcio fidentino: potranno cambiare le regole e gli stili di gioco, ma i valori di questo Presidente pioniere saranno sempre la strada maestra per fare dello sport una lezione di vita. Qui in provincia, dove il calcio è passione che ti divora, dove la società in cui giochi è davvero la tua seconda famiglia e a volte anche la prima, qui dove fai perché ci credi e non perché ti coprono d’oro, proprio qui personaggi come Rastelli sono il lievito di una Comunità. Il fatto che quest’anno lo ricorderemo in concomitanza con questo terribile incidente sarà per tutti noi straniante, mi conforta però il pensiero di mandare con questa iniziativa un segnale di vicinanza alle famiglie di questi quattro ragazzi”.
Sentimento condiviso anche dal Sindaco Andrea Massari che mai avrebbe voluto che questo torneo dedicato al grande Nino coincidesse con un evento tanto terribile. “Fa pensare il fatto che oggi ci apprestiamo a giocare un torneo dedicato ad una persona che ha fatto tanto per i giovani della nostra Comunità mentre ancora siamo sotto shock per quanto accaduto a questi ragazzi. Se Nino oggi fosse ancora tra noi probabilmente sarebbe stato il primo a proporre di far avvertire alle famiglie la nostra vicinanza, e per questo trovo opportuno che il torneo si giochi nel segno di quella passione per lo sport che ha unito e unisce tante generazioni”.
NINO RACCONTATO DAL FIGLIO DAVIDE
Davide Rastelli dal papà Nino ha raccolto la passione per la politica (è consigliere comunale e capogruppo), l’amore per il calcio che capisci dalle citazioni dotte infilate qui e là. “Mio padre aveva 29 anni quando nel 1978 fondò la Amatori Fidenza insieme ad altri ragazzi, sponsorizzati dalla famiglia Borsi proprietaria del mitico Bar Marisa. Mitico e meritorio – racconta Davide –: li sosteneva con gli spuntini dopo le partite”. Crearono una squadra amatoriale per gli adulti e al tempo stesso iniziarono a spingere per dare vita ad un settore giovanile “per aggregare i ragazzi del quartiere Corea, che 40 anni fa era una realtà di frontiera. E mentre dribblavano sul rettangolo verde fecero pure crescere squadre giovanili di pallavolo femminile”.
Almeno una ventina di leve calcistiche sono cresciute in quel team. Al Ballotta e nei memorabili camp estivi con Nino e i suoi sono nate amicizie indissolubili e i valori dello sport sono arrivati nel cuore di tanti che, altrimenti, non avrebbero avuto grandi alternative.