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Calcio Dilettanti

ESCLUSIVO – Promozione, intervista al Ds della Viarolese Andrea Bobba: “Non vogliamo essere una comparsa. Proveremo a giocarcela alla pari, puntando sui nostri giovani”

ESCLUSIVO – Promozione, intervista al Ds della Viarolese Andrea Bobba: “Non vogliamo essere una comparsa. Proveremo a giocarcela alla pari, puntando sui nostri giovani”

(L.F.) – Sono state settimane di attesa e di speranza, trascorse in una condizione limbale tra la Prima Categoria e la Promozione: da un mese e mezzo a questa parte, per la Viarolese l’ammissione al campionato di categoria superiore era in sostanza un sogno chiuso nel cassetto. Ma da oggi le porte del paradiso si sono spalancate anche per il club di Viarolo, che grazie al ripescaggio del Comitato Regionale entrerà a far parte della Promozione per la prima volta nella sua storia. La matricola della bassa parmense verrà inserita nel girone A, un raggruppamento che vede già iscritte, addirittura, altre dodici squadre della provincia di Parma. La squadra allenata da mister Fabbi, dopo un biennio esaltante in Prima Categoria, è pronta a disputare un torneo in cui si confronterà con realtà affermate del calcio dilettantistico. La redazione di SportParma, per ripercorrere l’ottima precedente stagione (culminata con un terzo posto e con la finale play off del girone A di Prima Categoria) e per commentare questa nuova esperienza che attende il club azzurro-granata, ha intervistato, in esclusiva, il direttore sportivo della Viarolese, Andrea Bobba.

 

Direttore, le do il benvenuto sulle colonne di SportParma. Quest’oggi direi che l’accoglienza più importante, però, è quella del campionato di Promozione… Avevate lo spumante pronto per l’occasione?

«Avevamo già festeggiato nei cinque giorni di fiera del Cornazzano, lo abbiamo fatto fino a martedì… È la festa più importante di tutta Viarolo, che forse va avanti quasi da cent’anni, ed è grazie a questa che riusciamo a trovare i fondi per alimentare la squadra».

Battute a parte, nella scorsa stagione avete disputato un’annata da protagonisti, vissuta sempre nelle zone nobili della classifica del girone A di Prima Categoria. Avete terminato al terzo posto con 57 punti e poi siete usciti di scena nella finale play off contro il Noceto. Insomma, la Promozione la volevate davvero a tutti i costi.

«Io è da due anni che sono a Viarolo. All’inizio eravamo partiti con l’intento di puntare sui giovani del nostro territorio, grazie anche alla collaborazione con la Bassa Parmense. Due anni fa eravamo partiti con l’obiettivo di salvarci e alla fine avevamo ottenuto un bel sesto posto; lo scorso anno, invece, volevamo semplicemente migliorare il risultato dell’anno precedente, cercando di mantenere l’ossatura della squadra (tant’è che l’unico cambio sul mercato fu Testa per Pompini). Ma non avevamo grandi pretese. La cavalcata che poi abbiamo fatto nella scorsa stagione ci ha dato maggiore convinzione nei nostri mezzi; è stata una escalation di risultati che ci ha fatto pian piano alzare l’asticella. E ci siamo ritrovati lì al terzo posto, chiudendo soltanto a un punto di distanza dal Noceto».

Direttore, ora che è arrivata la conferma che non sarete più in Prima Categoria, cambiano le vostre politiche societarie e il vostro calciomercato? D’altronde in Promozione c’è anche una regola sui giovani che impone, di fatto, ogni anno un importante rinnovamento nelle rose di tutte le squadre.

«Da diverso tempo parlavo con mister Fabbi di questo argomento. In questi mesi estivi è stata costruita la rosa per primeggiare in Prima Categoria, anche se – sapendo dell’eventualità del ripescaggio in Promozione – quattro giocatori del ’97, nel frattempo, li avevamo presi comunque. Indipendentemente dalla partecipazione alla Prima o alla Promozione, ci eravamo già assicurati alcuni giovani, insieme ad altri due classe ’98, grazie anche alla collaborazione che abbiamo stretto con il Colorno (da cui sono stati prelevati Canzian, Mangini, Ferrarini e Suffianò, ndr). Ora andrò alla ricerca di un terzo ’98, ritengo che ce ne voglia almeno un altro. comunque, se fossimo rimasti in Prima, si sarebbe fatto un discorso di valorizzazione dei giovani, unito comunque ad un campionato di alta classifica».

In panchina mister Fabbi confermatissimo. E della spina dorsale della squadra quali e quanti giocatori saranno confermati?

«Fabbi e il suo staff, insieme col preparatore atletico Gianmarco Rossi, sono ovviamente tutti confermatissimi. Sono felice che anche quest’anno andremo avanti con loro. Abbiamo deciso di tenere tanti giocatori che lo scorso campionato ci hanno dato un importante contributo:. La spina dorsale è costituita davvero dall’intero gruppo, a partire dal portiere Bardiani fino a tutti gli altri: Riccardi, Frigeri, Marco Ranieri, Pilato, Pescina, Donati, Cavalli, Lavezzini, Ferrari, Tamani, Allodi, Caldo, Laurenti, Alex Ranieri. A questo folto numero di ragazzi che abbiamo deciso di mantenere abbiamo aggiunto poi due elementi di esperienza: Talignani, centrocampista ex Madregolo, e la punta Alessandro Montali, arrivato dal Sorbolo».

Ritiene che questa Viarolese arrivi pronta e preparata alla Promozione? Farete qualche altra operazione di mercato?

«Io sono convinto che non partiremo con i favori del pronostico, però sono anche sicuro del fatto che abbiamo dalla nostra un entusiasmo incredibile, una squadra parecchio giovane e la voglia di misurarsi con un campionato che nessuno di noi ha mai provato. Siamo consapevoli che possiamo giocarcela. Non sarà facile, perché la Promozione di quest’anno mi sembra sulla falsa di riga di quella dello scorso anno».

Appunto. Il torneo di Promozione sembra davvero aver aumentato il livello di competitività in questi ultimi anni e salvarsi non sarà affatto semplice. Cosa si aspetta la Viarolese, a livello di obiettivi, da questo nuovo campionato?

«Io non ho mai vissuto, né da allenatore né da giocatore, questa categoria, è un’esperienza tutta da godere. Sarà difficile, ma giocheremo in campi bellissimi come quelli del Pallavicino, del Cervo, della Piccardo a Traversatolo, del “Noce” di Noceto… Ho detto l’altra sera ai ragazzi che questa annata andrà goduta. L’obiettivo della Viarolese è quello di non fare la comparsa e di dare filo da torcere a tutti. A livello societario, noi vogliamo far crescere i nostri giovani, sia quelli di proprietà sia quelli che sono arrivati in prestito. Il gruppo che abbiamo può fare bene, ho grande stima in Fabbi e nel suo staff tecnico. Il suo lavoro ci porterà bene, ne sono convinto. Se saremo bravi e ci salveremo, faremo una grande festa…».

Quella del Cornazzano? Vale come invito?

«Assolutamente (ride, ndr). A proposito, ci terrei a dire una cosa…»

Prego.

«Se non ci fosse stato il presidente Roberto Casoli insieme a tutti i suoi collaboratori, che sono all’interno della Viarolese Calcio, non ci sarebbe stata né la squadra né tantomeno la possibilità di fare questa categoria. Dobbiamo ringraziare la loro passione. Sono tutte delle grandi persone che mettono il calcio prima di ogni cosa, forse anche prima della famiglia. E, soprattutto, si danno un gran da fare per preparare questa fiera – che dura cinque giorni, ma che richiede grandi preparativi e un grande dispendio di energie – e che ci permette ogni anno di allestire la squadra. Viarolo è un paese di tre case e senza una fabbrica».

Ultima domanda. Guardando la griglia di partenza, prima di iniziare, quali a suo avviso sono le squadre favorite per la vittoria finale? E quali le concorrenti con cui vi giocherete la salvezza?

«Mi aspetto un campionato che si spezzerà in due tronconi: sette/otto squadre si staccheranno e si giocheranno i primi posti, poi ce ne saranno un paio che presumo si stabilizzeranno a centro classifica e le altre lotteranno fino alla fine. Conosco un po’ le squadre da quello che ho letto in giro e dalle partite che ho visto. Sulla carta, la Piccardo dovrebbe fare un campionato a parte, ma ci sono tante altre squadre forti, come il Pallavicino, il Montecchio e lo stesso Fontana Audax che possono dar fastidio. Per quanto riguarda la salvezza, credo ce la giocheremo alla con altre sei o sette: tra queste ci metto Fidenza, Il Cervo – con cui condividiamo un po’ la stessa politica – e tutte le altre neopromosse. Forse anche il Monticelli può essere alla portata. Inoltre, può capitare che la stagione prenda una piega storta e che nella mischia ci finiscano anche squadre partite con altre ambizioni: magari il San Secondo, che dopo il cambio di allenatore e qualche partenza, può essere un cantiere aperto. Saranno fondamentali la preparazione fisica e gli stimoli e soprattutto l’entusiasmo».

Grazie, Direttore. Allora un caloroso benvenuto in Promozione alla Viarolese e soprattutto in bocca al lupo…

«Grazie! Ne avremo bisogno».

 

(Nella foto di copertina, la rosa della stagione 2015/2016 della Viarolese)

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