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Esultanza Joel Valim dopo il gol in Colorno Arcetana 4 1

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Colorno: il brasiliano Valim si ritira dal calcio giocato

Foto: ACD Colorno

Colorno: il brasiliano Valim si ritira dal calcio giocato

Avrebbe dovuto essere la ciliegina sulla torta del mercato estivo del Colorno, ma i continui problemi fisici hanno condizionato Joel Valim de Araujo a tal punto da prendere la drastica decisione di dire “basta” col calcio giocato.

L’attaccante brasiliano, classe 1987, ha annunciato il suo ritiro definitivo. O meglio: è stato costretto a farlo, alla luce del calvario vissuto negli ultimi mesi. I problemi alla schiena non gli hanno dato mai pace, relegandolo di fatto costantemente al reparto d’infermeria del Colorno con cui, tra campionato e Coppa, ha collezionato appena 5 presenze – l’ultima il 15 novembre, contro la Fidentina – e 2 gol, segnati a Gotico Garibaldina e Arcetana. Proprio quella del 3 ottobre 2021, valsa il definitivo 4-1 sui bianco-verdi (clicca qui per vedere gli highlights e le interviste), passerà alla storia come il canto del cigno, l’ultimo acuto di una carriera che, prima dell’approdo in gialloverde, lo aveva visto protagonista, in Italia, con le maglie di Imolese, Delta Porto Tolle, Sambenedettese, San Nicolò, Axys Zola, Virtus Castelfranco, Correggese e Nibbiano&Valtidone. Quindi il rientro in patria, in Brasile, tra incognite, silenzi e sofferenze, per sottoporsi alle cure e agli interventi chirurgici.

Sforzi che non sono serviti a tornare sui campi da calcio a certi livelli e che hanno resa necessaria la drastica comunicazione che Valim affidato a un post sul proprio profilo Facebook: «Dopo aver vissuto mesi di sofferenza, e due procedure per cercare di migliorare i dolori alla schiena e alla sciatica, ho dovuto prendere una decisione importante nella mia carriera e nella mia vita. Smettere di fare ciò che amo di più Chiudere la mia umile carriera di calciatore!!! Non mi aspettavo che andasse così, e questo fa molto male. Ma sapevo che un giorno sarebbe potuto accadere. Ecco perché mi sono preparato anni prima. […] Ringrazio molto il calcio italiano, ho imparato un altro modo di vedere il calcio. Ringrazio anche gli amici, tutti i compagni, allenatori, collaboratori, fisioterapisti, medici, direttori, presidenti e tutte le persone che ho incontrato in questo meraviglioso paese!!! Chiudo la mia carriera con la consapevolezza del dovere compiuto, con la sicurezza di dire che ho dato il mio massimo in ogni club in cui ho giocato. E questo non ha prezzo!!! Non c’è modo di cambiare quello che è successo, la lesione e il mio corpo non sopportano più un’attività ad alto rendimento […]».

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