Due avversari di altrettanto alto livello e quattro partite sono gli ostacoli che separano il Colorno dal ritorno in Serie D. Si comincia sabato pomeriggio (alle 15,30) a Colorno contro il Sulmona, si proseguirà , se andrà bene, contro la vincente di Casacastalda-Tolentino.
Se andrà tutto bene si potrà festeggiare, ma non sarà semplice. E comunque prima di organizzare feste c’è da superare un primo avversario molto ostico. E’ la prima volta che una squadra parmense trova una squadra abruzzese a questo livello, e gli aquilani sono davvero un cliente brutto, quanto in ottima forma.
Il Sulmona, che ha trascorsi in C negli anni ’40, non milita nel campionato nazionale dilettanti da metà anni ’90, e l’anno scorso ha vinto il campionato di Promozione. Una neopromossa arrembante che ha allestito una rosa forte e ambiziosa. Dopo aver iniziato la stagione con mister Spina, a fine febbraio la società ha affidato la squadra a un volto noto del calcio italiano, che vanta anche una fugace apparizione a Parma come Fabrizio Cammarata, arrivato in Abruzzo a inizio stagione come attaccante dalla Renato Curi Angolana (13 gol in Serie D) e protagonista della volata con il doppio ruolo di allenatore giocatore. L’ex attaccante del Verona (scuola Juve), 36 anni giocò a Parma otto gare da gennaio a giugno 2004 senza lasciare il segno. Quest’anno Cammarata ha avuto problemi fisici e segnato appena 5 reti, ma come tecnico ha fatto valere esperienza e carisma. Il Sulmona ha chiuso al quarto posto in campionato con 64 punti in 34 inconti, frutto di 20 vittorie e 4 pareggi. Si tratta di una squadra priva di un vero bomber ma piena di ottimi giocatori, tutti in grado di segnare, e infatti in tutto il Sulmona ha segnato 64 reti. Oltre al campionato il Sulmona ha anche avuto un ottimo cammino in coppa, vinta in finale contro la Rosetana, battuta 4-1.
Cammarata opta per un classico 4-4-2. La squadra gode di ottima salute, come ha confermato l’ottimo finale di stagione. Il capolavoro è arrivato nei playoff, dove ha avuto la meglio delle più quotate Montorio e Francavilla, quest’ultimo superato ai supplementari nella finale regionale per 3-2 nonostante diverse assenze.
Oltre a Cammarata, nel Sulmona figura un altro giocatore che ha calcato i campi di Serie A: è Roberto Cau, centrocampista classe ’76, ex promessa del Bari di metà anni ’90. Cau, essendo sardo, numero 10 di bassa statura e con i piedi buoni, a inizio carriera fu paragonato addirittura a GianFranco Zola, ma poi si è perso tra tanta Serie C e dilettanti a fine carriera. Ma a questo livello senza dubbio è giocatore che fa la differenza.
La gara parallela sarà invece tra Casacastalda e Tolentino. Gli Umbri del Casacastalda (provincia di Perugia) hanno chiuso secondi dietro il Bastia, con 56 punti in 30 match, prima di piegare ai playoff Gualdo (4-0) e San Sisto (3-1). I giocatori più quotati a disposizione di mister Francioni sono il difensore Zanchi e il bomber (20 gol) Marri. I marchigiani del Tolentino (provincia di Macerata), guidati da mister Mobili, invece hanno pure vinto la coppa regionale (2-1 alla Biagio Nazzaro Chiaravalle nella finale) oltre a chiudere secondi dietro la Maceratese ma con miglior attacco (65 centri) e miglior difesa (21 gol incassati). Temibile in particolare l’attaccante Melchiorri, 25 anni, 22 gol in campionato e in stato di grazia nei playoff, specie nella finale regionale vinta 3-1 sulla Fermana.