Dopo aver vinto il campionato Interprovinciale i ragazzi classe 1998 sono pronti a inseguire la finale regionale. Lavorare con cura al settore giovanile per garantirsi così una solida base di giovani leve da avvicinare alla prima squadra che verrà. Colorno continua a credere fortemente nella Scuola Calcio e nel progetto legato alle giovanili, progetto a lungo termine che vede grosse quantità di risorse ed energie indirizzate proprio verso quelle strutture e verso quegli allenatori in grado di formare una solida accademia del calcio capace di primeggiare a livello regionale e non solo.
Una delle annate migliori, che anche oggi continua a raccogliere vittorie e consensi, è sicuramente l’annata 1998, oggi allenata dal professore Fabrizio Rondani, insegnante di educazione fisica presso la Newton di Parma, ex allenatore della Fidentina, club con il quale vinse la Prima Categoria.
Salve mister, lo scorso anno questa squadra è riuscita a vincere il campionato interprovinciale, e anche in questa stagione si stanno comportando molto bene…
“Nella stagione passata sono riusciti a primeggiare davanti alle squadre di Reggio e Piacenza, dando a tutti una prova di forza molto significativa. Oggi questi ragazzi scendono in campo con la stessa fame, hanno chiuso il girone provinciale come primi assoluti e vogliono farsi valere anche a livello regionale. Si allenano con concentrazione e determinazione, se continuano così possono solo fare bene”
La scorsa settimana siete riusciti a mettere in difficoltà gli Allievi Nazionali del Modena…
“Una bella partita, altro che amichevole. I ragazzi volevano fare bella figura e alla fine è finita 2-0, siamo usciti a testa alta da una partita che ha messo in risalto le doti caratteriali di questi ragazzi. Non sono sempre i più forti tecnicamente ma hanno una forza mentale che li spinge sempre oltre il loro limite. Questa è la loro grande forza”
Secondo lei ci sono dei ragazzi adatti a fare la categoria?
“A mio avviso ci sono due elementi che possono addirittura ambire a qualche categoria superiore. Del resto credo che almeno 5 elementi possano affrontare l’Eccellenza. Alcuni di loro sono già stati segnalati e potrebbero passare in prima squadra, almeno per qualche allenamento, già nelle prossime settimane.”
Secondo lei cosa serve a questi giovani per maturare al meglio?
“A volte pensiamo troppo alle classifiche e ai numeri, in realtà il settore giovanile dovrebbe essere altro. Occorre concentrarsi sul singolo e sulla crescita costante del gruppo, se vinci tutti i campionati ma non riesci a mandare nessuno in prima squadra il lavoro del settore giovanile è nullo. I ragazzi devono maturare con calma, in tutta serenità. Inoltre servono allenatori preparati, degli insegnanti di calcio…”
In questo senso Colorno sta lavorando con molta cura, vero?
“I miei colleghi sono tutti molto preparati, dai Pulcini fino alla Prima squadra. Cerchiamo di curare ogni allenamento nei minimi dettagli e inoltre ci confrontiamo spesso, c’è molto dialogo tra di noi. certamente occorre dire che noi allenatori lavoriamo così bene perché possiamo contare su strutture e su una società che intende fare qualcosa di unico, a livello regionale, coi giovani e col settore giovanile…”
Si spieghi.
“A Colorno tutti remano nella stessa direzione, la società crede molto nel settore giovanile e noi allenatori ci sentiamo parte integrante del progetto. Allenare a Colorno è come allenare nei professionisti, non manca nulla. Inoltre ci sono tanti progetti che fanno di questo centro sportivo una sorta di città dello sport: dal centro federale a tutto il resto. Colgo l’occasione per ringraziare il club e per fare un grosso in bocca al lupo a tutti i miei ragazzi degli Allievi”