Si conclude oggi con un'altra difficile trasferta il tour de force di tre gare in sette giorni del Fidenza, non l'ultimo in questo girone B a 20 squadre (il prossimo sarà a inizio novembre). La quinta giornata di campionato vedrà gli uomini di Mantelli sul campo della Rudianese domani alle 15.
Reduce da una sconfitta, seppure risicata (1-0) e per certi versi immeritata, contro la capolista Castiglione Sterilgarda, il Fidenza trova un’altra compagine bresciana, partita peraltro bene con 10 punti in 4 match, il doppio di quelli dei bianconeri. La Rudianese, al secondo anno in Serie D, ha vinto le prime tre gare, l’ultima sabato scorso contro l’Alzano Cene, ma mercoledì è stata bloccata dall’Aurora Seriate. I bresciani (in predicato di trasferirsi nel bergamasco, allenati da Aldo Nicolini, giocano con il 4-3-1-2, possono contare su un buon portiere come Bason, rimasto imbattuto per i primi tre match, su una difesa solida comandata dai centrali Forlani e Alessio Baresi, e su un attacco prolifico, con la coppia Lorenzi-Piacentini. In particolare quest’ultimo è attaccante molto efficace in categoria. Per quanto riguarda il Fidenza, il tecnico Alberto Mantelli pare intenzionato a confermare il solito 4-2-3-1, nonostante le assenze di Borchini, infortunato, e Pizzelli, squalificato. Quest’ultimo probabilmente sostituito da Rosi o Camara (entrambi eventualmente alla prima da titolare), mentre del resto sarà l’undici di mercoledì, con possibile ritorno di Valentini a centrocampo al fianco di Ibrahimi.
“Sono assenze importanti per una squadra giovane come la nostra, ma faremo di necessità virtù. Anche se il 4-3-3 nella ripresa contro il Castiglione è andato bene, non credo di cambiare modulo – ha detto Mantelli, che ha parlato del prossimo avversario e dell’avvio di stagione dei suoi – La Rudianese mi è state descritta come una squadra in ottima forma e forte davanti. Alla vigilia avrei firmato per essere a 5 punti visti i nostri tanti cambiamenti ma c’è rammarico per i tanti gol presi su calcio piazzato: in D ci sono squadre fisicamente fortissime, noi lo siamo un po’ meno e stiamo soffrendo questa differenza evidente dall’Eccellenza”.