L'attesissimo derby di domenica tra Pallavicino e Fidenza sarà Â seguito da uno spettatore d'eccezione che ha contribuito negli ultimi anni a portare risultati e successi in entrambe le piazze …
… e ai più attenti delle categorie dilettantistiche non sarà certamente sfuggito che quest’anno manca un protagonista, un personaggio assoluto dell’ambiente: Giovanni Manzani.
Il langhiranese, 32 anni, è considerato un capitano naturale, ideale, il classico “10” per antonomasia. Ha trascorso 1 stagione a Fidenza e 3 con il Pallavicino, una vita spesa per il calcio (nel 95/96 arrivò 2° nel Torneo di Viareggio dietro al Brescia di Pirlo, Baronio e Bonera e poi anche in campionato dietro al Perugia di Gattuso), che lo avrebbe potuto tranquillamente annoverare tra i professionisti senza rubare il posto a nessun collega più fortunato o raccomandato di lui.
Adesso però Giovanni, o “Gioppa” come lo chiamano tutti fin dai pulcini del Milan Club di Langhirano, è momentaneamente ai box.
Il pit-stop forzato è arrivato verso fine marzo sul campo della Meletolese (dove peraltro lui ha giocato per una stagione), quando il suo ginocchio, in un movimento innaturale, ha fatto crack (rottura del crociato anteriore) come un motore scoppiato, presentandogli un conto abbastanza salato: operazione e 6 mesi di stop.
Giovanni ha recuperato abbastanza bene, si è svincolato dal Pallavicino, ma non ha ancora appeso le scarpette al chiodo, anche perché ora è diventato segretario di tutte le categorie giovanili del Parma, Primavera compresa: ”Beh, in realtà non ho avuto ancora il tempo di appenderle! – scherza Manzani – Mi sono goduto mio figlio e la famiglia, ha fatto riabilitazione poi ad agosto ho avuto questa proposta interessante che non potevo lasciar correre. Ero già allenatore dei bambini del Parma da diverso tempo, ma questa struttura societaria è stata cambiata e per me si è aperta questa occasione, che ho preso al volo”.
Quindi ecco spiegata l’assenza o comunque quello che potrebbe essere un ritardato rientro nel calcio giocato: ”Non ho preso contatti con nessuna squadra, perché ancora mi devo sistemare fisicamente e soprattutto perché dovrei far conciliare il lavoro con gli eventuali allenamenti. Ora non ci penso, vedremo più avanti, intanto continuo a seguire i miei ex colleghi”.
E noi vogliamo conoscere il suo punto di vista sull’Eccellenza (ha vinto 3 campionati tra Lentigione, Fidenza e Crociati Noceto), a cominciare proprio da Pallavicino-Fidenza: ”E’ una partita sentitissima – prosegue Giovanni – per i tanti ex che si sono alternati fra le 2 società. Fidenza è una piazza storica per il calcio dilettantistico mentre Busseto è certamente una realtà molto più recente, che forse ha preso d’esempio proprio i bianconeri. Domenica il Fidenza parte favorito, anche per la vittoria finale in campionato, perché viene da un’ottima stagione, ha cambiato poco, apportando modifiche mirate e perché è primo in classifica, ma dovrà stare attento al Pallavicino, perché ha comunque mantenuto una discreta ossatura malgrado abbia perso tanti elementi importanti e abbia operato un sensibile cambiamento. Mi sento di dire che a Busseto il nostro gruppo storico ha gettato solide basi, i risultati seppur sfortunati lo testimoniano e Melotti saprà continuare il lavoro iniziato dalla cavalcata vincente ottenuta in Promozione”.
Facendo una panoramica sul campionato, Manzani è altrettanto lucido nell’osservazione: ”Come ho detto prima, il Fidenza è il più accreditato, ma dovrà fare i conti con Castellarano, non solo perché è retrocessa dalla serie D e con la neopromossa Correggese che nutre enormi ambizioni. Vedo bene come guastafeste per l’alta classifica il Colorno ed il Monticelli. I gialloverdi di Piccinini hanno un attacco attrezzato e proveranno ad insinuarsi tra le grandi, molto più dell’anno scorso, mentre i ragazzi di Paraluppi potrebbero essere la vera sorpresa, anche per lottare fino alla fine, nonostante il loro mister professi la salvezza come obiettivo da raggiungere. Un gradino sotto metto lo Scandiano, con il Pallavicino scommessa e variante impazzita del campionato, un po’ come fece il San Felice ad un certo punto nel 2010. Infine, Traversetolo e Salsomaggiore lotteranno per non retrocedere. Se a Salso l’entusiasmo per la vittoria dell’anno scorso in Promozione può portare ad un buon risultato, a Traversetolo il compito è molto più arduo perché il cambiamento è stato molto forte, ma anche loro hanno i mezzi per salvarsi”.
Chiudendo, quindi e sbilanciarsi in un pronostico è sempre difficile, specie in un derby come questo, ma Giovanni ci prova:”E’ molto difficile, – conclude – a Fidenza sono stato solo un anno ma ho vissuto la vittoria più bella che ho ottenuto, coronata con la vittoria allo spareggio contro il Formigine. Fu una grande stagione, esaltante per certi aspetti, ma a Busseto ho passato le ultime 3 annate, dove abbiamo sfiorato il sogno serie D ed anche per un discorso affettivo spero che vinca il Pallavicino. Forse virtualmente mi sento ancora uno di loro e dopo l’infortunio sento di aver lasciato incompiuto qualcosa”.
Per il momento seguirà i campionati da un’ottica diversa, ma chi fosse interessato a portarselo in squadra, per un bel colpaccio di mercato, deve affrettarsi perché il chiodo ha già chiamato le scarpette.