Ferdinando ” Gaspa ” Gasparini è un volto noto del calcio fidentino: portiere da giovane, è restato poi sempre tra i pali diventando preparatore di portieri, prima alla Fidentina e poi, nelle ultime stagioni, al Borgo San Donnino.
Passata la festa per la vittoria in campionato, possiamo dire che non è stato tutto rosa e fiori il cammino del Borgo. Ad inizio settembre tutto cominciò con una sconfitta. E poi tutto il girone d’andata a rincorrere il Noceto. Cosa non ha funzionato?
“E’ vero, tutto è iniziato con una sconfitta a Bobbio, subendo 3 gol, ma era questione di tempo: il gruppo era nuovo, stavamo cercando la nostra identità. Per fare un bilancio del campionato, più che dire cosa non abbia funzionato, mi soffermerei invece sui meriti che hanno portato alla vittoria del campionato. Merito della famiglia Magni, sempre presente e sempre disponibile nel non farci mancare nulla. Merito al DG Luciano Faroldi, che con esperienza e diplomazia ha saputo gestire la società e tutto il contorno. Merito al DS Tito Cavalieri, che ha allestito insieme alla società una rosa sicuramente di primo livello, con giocatori di categoria, riuscendo a portare al Borgo atleti dello spessore di Modafferi e Montali. E’ il primo anno che lavoro con il DS Cavalieri e penso che non si possa dire nulla sul suo operato e la sua preparazione. Persona schietta e diretta, proprio come piacciono a me. Merito allo staff che ha collaborato con un allenatore come Vittorio Bazzarini, che fa del lavoro una priorità assoluta. Una nota di stima la devo spendere per il vice allenatore Filippo Tanzi, che nonostante ci conoscessimo da tanti anni, mi ha sorpreso per competenza e serietà nell’affiancare tutti. Merito a Vittorio, mi sento un privilegiato aver potuto lavorare con lui. Uomo corretto, leale, umile, allenatore preparatissimo, meticoloso, scrupoloso che, lasciatemelo dire, con la categoria non ha nulla a che vedere. Infine, non per ultimi, tutti i ragazzi, ricordiamoci che senza un gruppo compatto e di qualità difficilmente si vince. La svolta del nostro campionato è arrivata dopo la sconfitta in casa col Noceto il 12 dicembre. Dopo un’analisi accurata del nostro cammino e dei nostri obbiettivi ci siamo uniti ancora di più e abbiamo lavorato con una sola idea in testa: vincere indifferentemente da chi avessimo di fronte: e cosi è stato”.
Nel girone di ritorno nessuno ha fatto sconti al Borgo, arbitri compresi. Poi l’inatteso crollo del Noceto ha chiuso i giochi con due giornate d’anticipo. Te l’aspettavi?
“E’ normale che nessuno facesse sconti, io penso che giocare contro le prime della classe sia sempre uno stimolo. Sono quelle partite che tutti vorrebbero giocare al massimo delle capacita’ . Per la classe arbitrale non mi sento di dire nulla. Sicuramente senza la terna risulta molto più difficile gestire 22 giocatori. Si può recriminare su qualche espulsione, ma va bene cosi, forse paghiamo qualche episodio turbolento delle scorse stagioni, ma quest’anno anche l’atteggiamento da parte nostra nei confronti dei direttori di gara è stato più corretto e maturo. Infine, più che parlare del tracollo del Noceto, metterei l’accento sulla marcia continua-costante-devastante del Borgo. Noi abbiamo fatto tutto il girone di ritorno con la consapevolezza che il secondo posto ci stava stretto; abbiamo pazientato a lungo prima del sorpasso, come quando nel ciclismo cerchi di raggiungere quello in fuga davanti a te, e nel finale lo superi dandogli metri di distacco. La serenità e la preparazione alle gare hanno fatto tutto il resto”.
Parliamo dei tuoi portieri: per vincere un campionato bisogna prendere pochi gol. Ci puoi parlare di loro?
“Inizio col dire che la società ha lavorato molto bene, mettendomi a disposizione materiale di qualità su cui lavorare. Oltre alla prima squadra sono responsabile dei portieri della Juniores, dove la collaborazione col mister Craviari è stata continua positiva e costruttiva fin dall’inizio. Antonio Spanu, che dire? Un portiere che in passato ha calpestato ben altri campi, persona umile gran lavoratore sempre pronto a prendere per mano i compagni, che ricambiano il suo lavoro con tranquillità e stima. Sicuramente all’interno dello spogliatoio è un leader … E’ ormai qualche anno che lavoro con Antonio, Fidentina prima e Borgo ora, insieme abbiamo vinto 2 campionati, diciamo che il nostro rapporto è un mix tra amicizia e professionalità : emozionante allenarlo, tecnica e stile da vero portiere, da lui c’è sempre da imparare qualcosa . Poi Michele Del Marco: classe 96, ragazzo serio, volenteroso e generoso. Si e’ reso disponibile sia per la prima squadra che per la juniores. A lui un grazie personalissimo per la serietà e lealtà dimostratami. Infine Filippo Bonafini: classe 97, anche lui come Michele arrivano dal settore giovanile del Salsomaggiore, da preparatori di prim’ordine come Circati e Bonati ai quali faccio i complimenti per il lavoro svolto negli anni . Filippo è sicuramente il risultato del mio lavoro svolto quest’ anno: arrivato a preparazione iniziata, è riuscito con impegno e dedizione a farsi trovare pronto alla prima occasione che gli si è presentata, dividendosi tra prima squadra e juniores. Auguro a Filippo di trovare velocemente lo spazio e la categoria che merita. E’ stato un anno lungo, difficile e con tantissime emozioni: sono fortunato ma soprattutto fiero di aver dato il mio contributo alla causa del Borgo San Donnino”.