All you need is basket, è lo slogan, coniato apposta per l’occasione, che ha fatto da cornice alla 25a edizione dell’All Star Game Femminile che per la 6a volta (ultime 3 consecutivamente) si è disputato nella “nicchia†del PalaCiti di Parma, tana del Lavezzini.
La concomitanza dell’evento con la serata romantica di san Valentino non condiziona troppo la marcia degli innamorati della palla a spicchi verso il palazzetto di Via Lazio e così, in grande stile, alle 20:30 inizia lo spettacolo, dopo gli onori di casa fatti da Aldo “Ape” Piazza (o la Mara Maionchi di Chiambretti se preferite) abile nella presentazione delle squadre (offerta una rosa ad ogni atleta) e Mascia Foschi, artista a tutto tondo, brava ad intonare l’Inno di Mameli e a stimolare il pubblico nell’accompagnamento corale.
Tutto ciò che serve è pallacanestro, come recita la locandina e le ragazze in campo, Italia da una parte (in formazione giovane e “sperimentale” capitanate dalla classe della veterana Masciadri) e All Star dall’altra (con la beniamina gialloblu Adriana a dettare i tempi delle straniere), cercano di calarsi subito nella parte, malgrado un inizio di partita con percentuali da polveri bagnate (22% al tiro totale dell’Italia e 32% dell’All Star alla fine del primo quarto), fatta eccezione per Raffa Masciadri che, con 6 punti in 8’, traccia subito la strada da seguire per le sue compagne.
La Nazionale di Roberto Ricchini (coach anche della Cras Taranto), alla prima uscita ufficiale dopo i collegiali di Roma, schiude le porte a tante ragazze interessanti in proiezione futura, anche in vista delle qualificazioni per l’Europeo 2013, che vogliono mettersi in luce (manca l’infortunata last minute Debora Carangelo, play classe ’92 di Faenza e già con un alto minutaggio in A1) come Gaia Gorini, pivot 20enne di Umbertide (che sgomita sotto le plance per 13’) o Alessandra Formica, ala di 19 anni di Venezia (che litiga col canestro ma venendo impiegata per 16’) e, con pazienza e ordine, riesce a mangiare lo svantaggio e chiudere il primo tempo sopra di 3 (34-31), grazie ad un grande secondo quarto e al solito apporto di Masciadri (14 punti e 4 rimbalzi in 12’), mentre tra le All Star si fanno notare le lunghe Vaughn e Willis, oltre alla play tascabile di Faenza, Eric (rispettivamente 6, 5 e 5 punti dopo 2 quarti).
Anche nel terzo parziale l’Italia resta davanti di 1 (44-43, per mano di Nadalin dalla media distanza quasi sulla sirena) laddove si inizia ad intravedere un principio di calo fisico o poca concentrazione come dimostrano alcuni momenti di black out a canestro o le tante palle perse, dando così il “là” alla possibile accademia degli ultimi 10’ che spesso tende a vedersi in manifestazioni del genere.
Le azzurre mantengono il trend del terzo quarto (tanti cambi da parte di Ricchini), senza trovare la via del “gol” per diversi minuti, con le All Star pronte invece ad assestare il break decisivo (con Vaughn e Darrett), dilangando poi con 2 triple consecutive di Mazzante (mentre il canestro dell’Italia sembra restringersi sempre più anche per Masciadri, che comunque piazza il suo “ventello”) e con una sorta di “cross-over” di Vaughn che, immedesimandosi in una guardia, mette i titoli di coda alla partita prima della chiusura definitiva in tap-in di Fabbri.
Il “contest” della serata era stato completato dalla “gara da 3 punti”, con quarti, semifinali e finale, inserite tra un periodo e l’altro, dove alla fine trovano a sfidarsi a suon di “bombe” Benedetta Bagnara (eliminata Giorgia Sottana in semifinale) e Adriana (eliminata Kelly Mazzante) per vincere, gara e onore a parte, anche uno straordinario viaggio alle Maldive, messo in palio da uno degli sponsor partner di lega.
Le due ragazze inanellano una bella serie dall’arco, ma la guardia azzurra de Le Mura Lucca è leggermente più precisa della play brasiliana del Lavezzini (19-18) e così, succedendo a Martina Crippa (vincitrice nel 2011), stacca il biglietto per gli atolli dell’Oceano Indiano, tra l’invidia delle colleghe e degli spettatori.
Il rito delle premiazioni termina con Raffaella Masciadri (Schio) e Kia Vaughn (Taranto) decretate MVP dell’incontro.
Mettendo in cantiere il prossimo All Star Game, con Parma ancora sede candidata principale, lo slogan “All you need is basket” riporta atlete e pubblico verso il campionato, dove si tornerà a fare davvero sul serio.
IL TABELLINO
ITALIA – OCME ALL STAR 54-68 (10-14, 34-31, 44-43)
ITALIA: Sottana 8 (2/5, 1/4), Cinili (0/2, 0/1), Masciadri 20 (5/9, 2/6), Wabara 2 (1/5, 0/3), Zanoni 2 (1/2); Consolini 2 (1/2), Gatti (0/2), Mariani 2 (1/1, 0/1), Crippa (0/1), Bagnara 3 (1/2 da 3), Formica (0/4, 0/3), Nadalin 7 (1/4), Gorini 2 (1/4), Fabbri 6 (2/7). All.: Ricchini
OCME ALL STAR: Adriana (0/2, 0/2), Mazzante 11 (1/1, 3/5), Willis 8 (3/7), Cirov 6 (2/3), Vaughn 17 (7/12, 0/2); Haynie (0/2, 0/1), Harmon (0/3), Michael 4 (2/4, 0/2), Eric 8 (1/2, 2/3), Ohlde 2 (1/5), Darrett 8 (2/5, 0/2), Erkic 4 (2/3, 0/1). All.: Montini e Procaccini.
Note: Tiri liberi: Italia 12/18, All Star 11/16; Rimbalzi: Italia 41 (Fabbri 5), All Star 57 (Vaughn 11); Assist: Italia 5 (Gatti e Masciadri 2), All Star 4 (Eric, Ohlde, Darrett, Mazzante); Palle Perse: Italia 18, All Star 20; Usciti 5 falli: nessuno