La conta dei danni economici nel mondo dello sport parmigiano è in continuo aggiornamento, così come i bollettini di “guerra” che arrivano quotidianamente dagli ospedali, ma le prime stime sono disastrose. Dal calcio al rugby, lo sport è fermo da un mese e mezzo. Tutto chiuso: stadi, campi di allenamento, palestre, centri sportivi, piscine, ecc.
I danni economici sono ingenti. Il 2 marzo Sportparma aveva fatto una prima stima (leggi qui), circa 226mila euro andati in fumo in un solo weekend. Ora il conteggio ha assunto ben altre dimensioni, dai mancati incassi dei botteghini a quelli dei bar e delle strutture collegate, per non parlare degli sponsor e di tutto il resto; un giro d’affari importante, dove ovviamente il Parma Calcio fa la parte del leone, a seguire le Zebre nel Pro14 (tutto il rugby) e il calcio dilettantistico.
Dal primo marzo ad oggi sono 7 i weekend senza sport, escluso il fine settimana appena trascorso, cioè le festività di Pasqua, e compresa anche la gara a porte chiuse Parma-Spal. I crociati avrebbero dovuto giocare al Tardini contro Inter (22 marzo) e Fiorentina: si parla di un mancato guadagno superiore ai 450mila euro (abbonati più biglietti).
Stesso discorso per le Zebre che in Pro14 avrebbero dovuto giocare al Lanfranchi contro Osprey (29 febbraio) e Connacht (28 marzo), ma in questo caso i mancati introiti si aggirano intorno ai 40mila euro.
Poi ci sono Hbs Colorno (annullate 3 partite casalinghe), Rugby Noceto (3 partite), Rugby Parma e Amatori Valorugby, ma solo per le prime due squadre è previsto un biglietto d’ingresso a pagamento. In ogni caso la stima dei danni per tutte e 4 è stimato approssimativamente in 10mila euro.
Il calcio dilettanti è fermo dal 23 febbraio scorso, ad oggi sono 7 le giornate saltate. Considerando solo Eccellenza (Borgo San Donnino, Colorno, Felino e Piccardo Traversetolo) e Promozione (Basilicastello, Carignano, Fidentina, Langhiranese, Noceto, Pallavicino, Salsomaggiore, Sorbolo, T.Monticelli e Viarolese), cioè dove è previsto il biglietto d’ingresso, il danno complessivo è compreso tra 40.000 e 50.000 euro.
Per la cronaca, in Eccellenza e Promozione mancano ancora 10 giornate alla fine della stagione regolare, esclusi playoff e playout.
Se calcio e rugby si sono dovute fermare bruscamente, la stagione del Parma Baseball non è neanche iniziata e quindi, in assenza di un calendario (campionato sospeso) è molto difficile fare una stima dei “danni”. Nel mese di marzo si sarebbero dovute giocare una serie di amichevoli contro Junior Parma, Oltretorrente, Crocetta, Sala Baganza e Collecchio, ma a parte l’incasso del bar difficilmente si sarebbe potuto contare sulla vendita dei biglietti. Comunque, solo ai fini statistici, nella scorsa stagione (2019) la media spettatori del Parma Baseball è stata di 586 unità.
In conclusione, secondo i dati raccolti dalla nostra redazione, la stima del danno economico a Parma e provincia, dall’1 marzo al 12 aprile 2020, è di circa 550mila euro. Numeri da allarme rosso. Numeri insostenibili che rischiano di avere pesanti ripercussioni se non ci sarà un adeguato intervento delle istituzioni.
Dal conteggio finale, tra l’altro, restano fuori gli introiti (mancati) di palestre, piscine e di tutti gli altri sport non menzionati, il cui giro d’affari è sicuramente inferiore a calcio e rugby, ma è comunque consistente.