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Il Gede Risponde

IL GEDE: «Le grandi squadre si costruiscono su forti difese»

IL GEDE: «Le grandi squadre si costruiscono su forti difese»

Nuovo appuntamento con “il Gede risponde” il consueto appuntamento del lunedì di Sportparma firmato dall’ex allenatore crociato Pietro Gedeone Carmignani per parlare dell’ultima vittoria del Parma contro il Sassuolo e dell’intera giornata di serie A, la 24esima.

Il ritorno di Gervinho, il gol vittoria, la classifica…. Da dove partiamo per commentare l’exploit del Parma contro il Sassuolo?
“Il burrascoso mercato di gennaio è alle spalle, Gervinho ha ripagato subito col gol partita. Sono tre punti importanti che proiettano il Parma al sesto posto, grazie ad un attenta difesa, a ripartenze efficaci e un po’ di buona sorte. Parma e Sassuolo sono due squadre che hanno idee di gioco diametralmente opposte: De Zerbi è tutto paleggio e possesso palla, D’Aversa è difesa e ripartenze, ma anche grande concretezza. La tattica del Parma risulta vincente”.

Non a caso il Parma è in testa alla classifica europea del contropiede (8 gol). E’ questa la grande arma costruita da D’Aversa?
“Partiamo col dire che è inutile alterarsi quando si parla di contropiede… Molti allenatori in Italia lo fanno. Il contropiede è una tattica vincente, Sacchi giocavano a tutto campo, Capello con le ripartenze, hanno vinto entrambi; ci sono diverse filosofie per interpretare il calcio. Il Parma è una squadra costruita per giocare in velocità e difendersi. Ieri si è difeso molto bene, c’è anche chi ha parlato, oggi sui giornali, di catenaccio. Una difesa a oltranza e poi ripartenze. Invece quella del Parma è una difesa attenta, molto organizzata, che predilige ripartire portando palla e arrivando velocemente in porta. Ma il Parma non sa giocare solo così. Non c’è niente di male a giocare in questo modo. La via più breve per arrivare in porta è andare dritto per dritto, e per farlo ci devi andare in contropiede, in ripartenza”.

De Zerbi la pensa diversamente…
“De Zerbi deve rendersi conto che il suo gioco orizzontale non lo porta ad essere una squadra concreta. Io preferisco il gioco di D’Aversa. In due partite contro il Parma il Sassuolo ha sempre perso. Il non senso è offendersi se si parla di difesa forte e organizzata. E’ una bellissima tattica di gioco. Ricordo la partita dell’andata, ero al Tardini… Non voglio criticare il Sassuolo, pratica un calcio diverso rispetto al Parma, ma meno concreto. E poi D’Aversa non sa solo difendersi, che sia chiaro. D’altronde la cosa che più importante nello sport e soprattutto nel calcio è la concretezza. E il Parma di D’Aversa è una squadra tremendamente concreta. Il Parma non fa catenaccio, perché i difensori non buttano via la palla in tribuna, quando recuperano tentano sempre la ripartenza”.

Passano le giornate e la classifica resta sempre la stessa, cioè zona Europa League. Basta nascondersi?
“Sì, inutile nascondersi, il sesto posto parla chiaro. La realtà è questa, bisogna essere orgogliosi della stagione che sta facendo la squadra di D’Aversa. In questo momento merita i punti che ha e deve giocarsela fino in fondo. Le grandi squadre si costruiscono su forti difese.

La notizia della giornata è la vittoria della Lazio sull’Inter?
“E’ stata una partita bella tra due squadre che hanno lottato con tanta intensità. Ha vinto la Lazio grazie a forza, convinzione e pazienza. Ha vinto la squadra più matura, che sa stare in campo, che non va in confusione quando va sotto di un gol. Squadra lucida. Ha vinto l’eccellente qualità tecnica dei suoi giocatori migliori. L’Inter invece ha perso perché per una volta i suoi attaccanti non sono riusciti a essere determinanti, merito anche di Acerbi e compagni. Inzaghi ha proposto un paio di cambi che hanno inciso, Lazzari su tutti. Mentre Conte non ha potuto o saputo incidere.
A livello di classifica c’è il sorpasso della Lazio ma non cambia molto, le ambizioni di entrambe restano intatte, certo che la Lazio acquista ancora più convinzione nella lotta scudetto”.

La Juve vince ma non convince ancora come vorrebbe Sarri?
“Non è una Juventus spettacolare e quindi conferma il periodo critico che sta attraversando. Però ieri col Brescia ha fatto il suo dovere, è stata aiutata dall’espulsione, in superiorità numerica è diventata padrona della partita. Tra due settimane c’è la Champions e bisogna avere buone notizie come il rientro di Chiellini, ma ci sono anche le notizie brutte come l’infortunio di Pjanic”.

Troppa Atalanta e poca Roma?
“No, è stata una gara dai due volti: un tempo ciascuno, primo equilibrato, secondo nerazzurro. Vittoria in rimonta, verdetto pesantissimo per i giallorossi, pur avendo giocato un buon primo tempo, ma sulla sua strada ha trovato la solita grande Atalanta, che ormai ha tutte le caratteristiche della grande squadra, unisce fisicità e tecnica. Ora il Valencia in Champions, gara possibile”.

Il Napoli conferma di essere in ripresa…
“Il Napoli è risultato molto equilibrato con i reparti sempre vicini, molto collegati, che si muovevano all’unisono. Squadra che ha ritrovato convinzione e determinazione, è tornata su valori importanti. Dall’altra parte c’è un Cagliari che non riesce più a vincere e a ritrovare la condizione psicofisica che ha avuto fino a Natale”.

Le vittorie di Lecce e Genoa hanno allargato la zona retrocessione…
Lecce-Spal è stata una partita nervosa, causa l’importanza del risultato, si è visto tanto agonismo, in cui la tecnica è stata sovrastata dalla forza fisica. Per il Lecce è la terza vittoria consecutiva che insieme a quella del Genoa risucchia le altre squadre nella lotta salvezza. Lecce rinato dopo il mercato. Alla Spal emotivamente non è servito il cambio dell’allenatore. E’ la 4a sconfitta di fila, la Spal è nel baratro. Esonerare Semplici non credo sia stata una grande mossa, vista la situazione. Meritava di restare al suo posto, la squadra era tutta con lui.
Nicola ha dato solidità e compattezza al Genoa, con l’innesto di giocatori importanti dal mercato di gennaio. L’allenatore ha capito esattamente gli uomini che ha a disposizione e ha saputo adottare il modulo più idoneo alla squadra, il 3-5-2. Vittoria pesante, in una partita che sembrava proibitiva. Il Bologna che non ti aspetti, è partito benino, poi si è perso, quasi preoccupato di avere una classifica così importante. Poi in inferiorità numerica tutto è diventato più difficile. Ha fallito la prova di maturità”.

Come vede la situazione della Sampdoria, a -1 dalla zona rossa?
“Parto col dire che ho visto una Fiorentina dilagante, grazie anche a Chiesa e Vlahovic. Fiorentina fuori dalle sabbie mobili, Samp disastrosa, molto diversa rispetto alle ultime gare, è a un punto dalla zona retrocessione. In piena crisi”.

(Foto Parma Calcio 1913)

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