La vittoria del Parma sull’Udinese (2-0) e il resto della 21a giornata di serie A nella storica rubrica di Sportparma “Il Gede risponde”. Come sempre la firma inconfondibile è quella di mister Pietro Gedeone Carmignani.
Il Parma vince e convince. Quali sono gli aspetti da esaltare?
“Il Parma è sempre squadra anche quando ha problemi di formazione e la rosa corta, oltre che alle assenze. Ha giocato un primo tempo di grande autorità, imponendosi con un ritmo alto, padronanza del centrocampo, con Scozzarella, Kucka e Hernani sempre pronti ad inserirsi; bene anche il lavoro tra le linee di Kurtic e Kulusevski in supporto di Cornelius. L’ho visto un’Udinese inferiore alle attese, faticava a tenere il passo fisicamente e senza idee e proposte di gioco. Poi nel secondo tempo il Parma, pur controllando la gara, ha subito il ritorno di un Udinese diversa anche nell’assetto tattico. Sepe protagonista, ha salvato il risultato in varie occasioni”.
C’è un certo imbarazzo a parlare di Europa, ma al momento la classifica dice questo. E’ giusto continuare a parlare di salvezza?
“Con questi tre punti il Parma resta in piena zona Europa; deve prendere coscienza di quello che sta facendo, è in zona Europa; e come detto la settimana scorsa ha acquisito la consapevolezza di potersela giocare contro chiunque. La parola Europa non deve far paura”.
Cagliari-Parma in programma sabato prossimo è quindi uno scontro diretto per l’Europa League?
“Sarà una partita permetterà al Parma di capire se può restare o meno in zona Europa. Penso che sia un limite continuare a parlare di salvezza, non bisogna avere paura. Bisogna riconoscere i propri meriti e quando possibile esaltarli, pur rimanendo umili e con i piedi per terra. Comunque sabato il Parma troverà una squadra in salute, reduce dal pareggio con l’Inter e da una ritrovata condizione fisica e mentale dopo un periodo poco felice”.
Terremoto in vetta alla classifica: cade la Juve e stecca l’Inter…
“Il primo tempo di Napoli-Juve è stato senza conclusioni, dopo il vantaggio del Napoli la Juve ha perso il filo del discorso, ha avuto una reazione confusa. Il Napoli in una stagione da incubo trova una grande impresa, con merito. Una vittoria che dà fiducia al Napoli ma anche alle inseguitrici della Juve, perché i bianconeri non sono imbattibili.
L’Inter ha frenato, 5 pareggi nelle ultime 7 partite, questo dimostra che c’è un evidente calo psicofisico dovuto ad un girone d’andata dove ha speso molto sotto il profilo agonistico. Intanto Conte continua a parlare di mercato: la società ha già investito molto da quest’estate; le sue pretese non sono facilmente abbordabili. Lui vuole fenomeni o quasi. La società cerca di accontentarlo come può.
Quanto è stretto il pareggio ottenuto dalla Roma nel derby con la Lazio?
“Il derby che non ti aspetti, con una Roma convincente e una Lazio sulle gambe. Devo dire che la Lazio ha dovuto rincorrere gli avversari più farsi rincorrere. La Roma meritava di più, sicuramente, ha sorpreso tutti gli osservatori per corsa, fisicità e pressing. Il merito di entrambe le squadre è stato quello di cercare di vincere fino alla fine. Due gol casuali nati da errori dei portieri. Il pareggio lascia invariata la classifica, purtroppo per la Lazio perché con una vittoria avrebbe accorciato su Juve e Inter”.
Torino travolto in casa dall’Atalanta (0-7) e pesantemente contestato dai propri tifosi. E’ la fine del capitolo Mazzarri?
“Per il Torino è crisi profonda, due espulsioni e 7 gol incassati. E’ stata umiliata nel gioco e nel risultato. Atalanta devastante, non si ferma mai, pretende sempre il meglio per tutti i 90 minuti. Per il Toro c’è solo da ripartire, dimenticando questa sconfitta, poi a fine anno si faranno i bilanci”.
Intanto continua la risalita del Milan…
“Il Milan doveva vincere più che fornire una prestazione convincente, e così è stato. Il Brescia ha corso molto e bene, meritava di più per la prestazione fatta; nel finale è stato decisivo Donnarumma. Il Milan ha saputo soffrire e si è adattato alle situazioni. E’ la terza vittoria consecutiva che rilancia un Milan cambiato da Ibrahimovic e Pioli. Il Brescia è in crisi di risultati, ma è una squadra viva e ben preparata oltre che organizzata in ogni zona del campo”.
La lotta salvezza è riservata solo a 4 squadre?
“Sì, la lotta salvezza al momento riguarda solo 4 squadre, ma con i tre punti e 2-3 vittorie di fila risali subito. Pesante la sconfitta interna della Spal contro un Bologna che è stato padrone del campo per lunghi tratti; Spal troppo attendista. Il Lecce è stato travolto dal Verona, il Genoa sembra in crescita, così come la Fiorentina, e torna a casa con un punto importante per il morale.
Il Verona ha dominato per tutta la partita, superiore in tutto sul Lecce: corsa rapidità di esecuzione e idee. Hanno travolto il Lecce che pure è un avversario determinato che in trasferta ha fatto ottime prestazioni. La Sampdoria è stata deludente, non ha sfruttato la superiorità numerica. Poco viva nel gioco che ha acceso solo nel finale senza però proporre niente di importante. Sassuolo raramente in difficoltà pur in 10. Grosso dispendio di energie, in 10 si sente ancora di più. Però ha retto. Punto meritato che fa morale. E’ un punto che le allontana dalla zona retrocessione”.
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