PALERMO. Gol e illusioni, come a Milano. Un Parma dai due volti – pimpante e intraprendente nel primo tempo, apatico e troppo lezioso nella ripresa à¢â‚¬â€œ torna da Palermo con una sconfitta (3-1), oltre ad una buona dose di rammarico.
Il gol di Lucarelli dopo appena 7 minuti, infatti, aveva illuso tutti, compreso il vice di Marino (assente a causa della morte della madre, Parma con il lutto al braccio), Mezzini, il quale aveva caricato la squadra come una molla, tanto da mandare in tilt il Palermo per tutti i 45 minuti, incapace di tirare in porta ed esprimere il suo solito gioco. Atteggiamento che i crociati hanno cancellato nella ripresa, anche a causa della mentalità e della velocità dell’avversario, uscito dagli spogliatoi con un altro piglio e soprattutto con Pinilla al posto di Pastore; una mossa vincente, così come uella di passare dal 4-3-2-1 al 4-3-1-2.
Il 3-1 finale è un risultato troppo pesante, che non rispecchia il reale andamento della gara, anche perché Crespo, Angelo e Giovinco avevano sfiorato il raddoppio, e forse sarebbe stata una mazzata mortale per i siciliani.
Sono stati 10 i minuti fatali, quelli che vanno dal 6′ al 10′ della ripresa: un gol di Pinilla e uno di Miccoli. Uno-due terribile, ma anche ingiustificato. La rimonta rosanero, infatti, non sarebbe potuta avvenire se il Parma avesse mantenuto la stessa intensità dei primi 45 minuti. In conclusione, è un’altra occasione sprecata.
La tattica. Mezzini applica tutte le indicazioni di mister Marino, il quale deve rinunciare agli infortunati Antonelli, Gobbi e Marques. Quindi 4-3-3 con Angelo e Giovinco larghi sulle fasce, Morrone al posto dello squalificato Valiani e Pisano a sinistra, prima volta da titolare. L’ordine impartito dalla panchina è chiaro: pressing alto, corsa e ripartenze veloci, quasi sempre orchestrate da Candreva o Giovinco.
Il Palermo di Delio Rossi si presenta con il 4-3-2-1: Bovo è dirottato a destra, in sostituzione dello squalificato Cassani, ma la mossa lascia molto a desiderare. A centrocampo Rigoni vince il ballottaggio con Liverani, mentre in attacco c’è Miccoli e non Maccarone. Scelta che il tecnico dei siciliani modificherà ad inizio ripresa, inserendo Pinilla al posto di Pastore; più centimentri in area di rigore.
Primo tempo. La partenza del Parma è una scossa elettrica e al 7′ i gialloblù sono già in vantaggio: Giovinco batte un angolo dalla sinistra, Lucarelli colpisce di testa indisturbato e trafigge Sirigu (0-1). Il gol galvanizza il Parma, che continua a pressare a tutto campo, e innervosisce il Palermo, che non riesce a mantenere il possesso palla e ad azionare la fantasia di Pastore e Miccoli.
Al 15′ Angelo serve Candreva al limite dell’area, con un delizioso colpo di tacco: sinistro preciso e angolato, Sirigu vola e devia fuori dallo specchio della porta. Al 32′ si fa vivo il Palermo con Miccoli: colpo di testa di Ilicic e rovesciata acrobatica del numero 10 rosanero, palla sopra la traversa. Al 36′ è ancora il Parma a sfiorare il il raddoppio: Crespo spizzica di testa un pallone difficile favorendo l’inserimento dalla destra di Angelo, diagonale sporco che si spegne di poco al lato del palo opposto. Ghiotta occasione per l’ex leccese. Il primo tempo finisce sull’1-0 per il Parma che ha sfiorato in due occasioni anche il secondo gol. Prestazione incolore dei siciliani, nessun tiro nello specchio della porta.
Secondo tempo. Il Palermo parte con un altro piglio ma fa fatica a trovare spazi liberi dove attaccare il Parma. Al’ punizione di Miccoli, colpo di testa del neo entrato Pinilla, pallone sopra la traversa. E’ l’antipasto prima del gol: al 6′ Nocerino triangola bene con Ilicic poi mira sul primo palo ma Mirante è brillante e respinge, sulla ribattuta Pinilla non sbaglia (1-1). Passano 10 minuti (16′) e il Palermo ribalta la situazione: Miccoli si inventa un destro imprendibile da 20 metri che trafigge Mirante e manda in deliro i propri tifosi. Il Parma, pur senza commettere gravi errori, si trova in svantaggio nel giro di 10 minuti. L’unica accusa che si può rivolgere a Morrone e soci è l’aver abbandonato l’atteggiamento intraprendente del primo tempo, oltre ad aver diminuito l’intensità del pressing.
Al 20′ Miccoli sfiora il 3-1: Mirante sbaglia un’uscita e invita il fantasista del Salento ad un pallonetto, per fortuna Lucarelli riesce a respingere sulla linea di porta. I crociati rispondono al 25′ con un diagonale di Crespo da posizione defilata, Sirigu respinge con l’aiuto di Munoz. Al 32′ miracolo di Sirigu che devia di istinto una deviazione sotto porta di Crespo, dopo un calcio di punizione di Angelo. Trascorrono 60 secondi e Sirigu si ripete, questa volta su un tiro forte e preciso dal limite di Candreva. Al 37′ Kasami, entrato da poco, si inventa un sinistro a girare che costringe Mirante ad una grande parata (deviazione in angolo). Al 40′ ancora Kasami che avuto un impatto molto positivo sulla partita: destro dal limite, Mirante devia sopra la traversa.
Al 43′ risponde Giovinco: puntata di sinistro, fuori di poco. E’ l’ultima fiammata dei gialloblù perché al 44′ arriva il colpo del definitivo ko: lo segna Kasami con un colpo di testa dal limite (decisiva una deviazione di Zaccardo), dopo l’ennesima sgroppata sulla destra di Ilicic. Partita chiusa, 3-1.
PALERMO – PARMA 3 – 1
Reti: pt 7′ Lucarelli; st 6′ Pinilla, 16′ Miccoli, 43′ Kasami.
Palermo (4-3-2-1): Sirigu; Bovo, Munoz, Goian, Balzaretti; Rigoni (26 st 11 Liverani), Bacinovic, Nocerino; Ilicic, Pastore (1′ st Pinilla); 10 Miccoli (35′ st Kasami).
A disposizione: Benussi, Glik, Garcia, Maccarone. All. D.Rossi
Parma (4-3-3): Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Pisano; Morrone (33′ st Bojinov), Dzemaili, Candreva; Angelo, Giovinco, Crespo.
A disposizione: Pavarini, Dellafiore, Felstcher, Paci, Ze Eduardo, Pereira. All. Mezzini
Arbitro: Gava di Conegliano Veneto
Note: osservato un minuto di raccoglimento per la morte della madre di 77 anni di Pasquale Marino. Spettatori 22.817 (16.906 abbonati) per un incasso di 304.370 euro. Angoli 3-3. recupero: 1′ pt; 4′ st.