Se non è un amuleto poco ci manca. Sarà Â un caso che il Parma è risorto da quando è tornato a pieno regime Blerim Dzemaili? I numeri dicono di no.
Sconfitta di Napoli a parte, dove è rimasto fuori per turnover, dalla settima giornata a Cesena in poi il centrocampista svizzero ha sempre giocato titolare e i crociati in queste 5 partite hanno ottenuto 9 dei 14 punti in classifica. E soprattutto ha dato un buon contributo a centrocampo nei due successi contro Sampdoria e Bari che hanno riportato il sereno a Collecchio. Un morale così positivo che lo stesso Dzemaili non vuole badare troppo al nome delle prossime avversarie, Lazio e Inter. “Ci attendono due turni difficili, certo, ma lo erano mentalmente anche queste, specie quando alla vigilia della gara con la Sampdoria eravamo ultimi – ha detto oggi in conferenza stampa – Abbiamo solo 14 punti e dobbiamo restare concentrati, ma essere consapevoli di poter battere chiunque. Con la stessa Samp eravamo sfavoriti in fondo”.
Un pizzico di fortuna che prima non c’era, il lavoro da sempre svolto con serietà, ma anche la decisione di partire per il ritiro sono le principali cause della “risurrezione” anche secondo Dzemaili. “A volte il ritiro fa bene. In quei giorni siamo stati insieme, abbiamo parlato tanto e lavorato sulle cose che non andavano – spiega il centrocampista al secondo anno a Parma – Ci siamo potuti guardare in faccia e dirci che solo insieme potevamo uscire dalla crisi. Il ritiro ci ha dato forza certamente, anche se alla fine abbiamo giocato come sempre. Contro Catania e Genoa meritavamo 6 punti e ne abbiamo raccolto solo uno, con il Bari invece abbiamo vinto nonostante un secondo tempo non dei migliori. Prendiamo pochi gol? Dietro siamo messi bene, la nostra difesa ha qualità”.
Infine Dzemaili, essendoci passato di persona, ha anche parlato dei numerosi infortuni che sempre più spesso, in primis quest’anno, stanno capitando ai calciatori di Serie A. “A volte me lo chiedo pure io e non so se è solo un caso, ma di sicuro il calcio sta diventando molto veloce e così ci sono più scontri – ha concluso il giocatore elvetico – La scorsa settimana tre ginocchi si sono rotti e forse la causa è la velocità di gioco insieme alla sfortuna. Diverso è il discorso per gli infortuni muscolari. Forse una causa è il freddo, ma se uno si riscalda bene sono evitabili, anche se a volte capita lo stesso”.