Dopo la clamorosa decisione di vietare la trasferta ai tifosi della Sampdoria, oggi è arrivata unj'altra mazzata per i tifosi del Parma (senza Tessera del Tifoso), sempre più increduli davanti alle decisioni del Casms.
Decisioni che rasentano il ridicolo. Oggi, infatti, l’osservatorio del Viminale ha vietato la trasferta a San Siro in occasione di Inter-Parma. Proprio ieri sera stadiotardini.com, analizzando i fatti di Parma-Sampdoria, aveva esposto il suo teorema circa la totale inefficacia delle limitazioni territoriali che il Casms propone (sentito l’Osservatorio) ai Questori, che a propria volta girano le carte ai Prefetti che le firmano in ordinanze. Totale inefficacia che i fatti di Parma (l’acquisto di 150 tagliandi in una tabaccheria in zona Orsoline) hanno evidenziato, in quanto non esiste – nei terminali di Lottomatica (supervisionati dal Centro Interforze di Napoli), ma il ragionamento vale per tutti i gestori – la possibilità automatica di impedire l’emissione di un biglietto in zona proibita, dal momento che la residenza non risulta essere tra i dati censiti (ci si è accontentati delle semplici generalità, cioè nome e cognome, data e luogo di nascita). Insomma è necessario il controllo umano, ad esempio di un tabaccaio, che, visionando il documento di chi lo richiede deve rispondere no grazie, pena richiami o sanzioni.
A proposito di Inter-Parma, però, stadiotardini.com è in grado di certificare un singolare corto circuito: detta partita, infatti, non appare nella determinazione dell’Osservatorio nr. 46/2010 del 17.11.2010 (dunque di ieri) tra le partite a rischio, dunque il nuovo inserimento sarebbe una “aggiunta” del CASMS.
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