Successo ottenuto solo al quinto set, non basta l'ottima prova di Benini per portare a casa l'intera posta in palio
La Stem Parma Ascensori conquista una meritata vittoria esterna e cancella così il passo falso casalingo contro la Saugella Monza. A farne le spese la Matia Ornavasso, arrivata al quarto tie break stagionale in campionato con altrettante sconfitte. Unica consolazione per le “api” quella di essere l’unica squadra insieme a Vigolzone ad aver conquistato punti in tutte le gare fin qui disputate in un campionato che comunque continua a non dare certezze ed a rimanere sempre più incerto. Ora al comando si trovano Vigevano e Casalmaggiore a quota 12 punti, braccate ad una lunghezza da Vigolzone e Asti (11), mentre le prime inseguitrici sono le Terreverdiane (9) e le collecchiesi (8), avversarie nel prossimo turno. Per la trasferta di Ornavasso mister Codeluppi conferma il sestetto base con Galtarossa in regia, Benini opposta, Cirilli e Francesconi in banda, Belfiore e Korcz al centro e Ronchetti libero; la Matia risponde con la palleggiatrice Rovetta opposta a Minati, i martelli Pasini e Loda, le centrali Tasca e Salvi con Ghilardi in seconda linea. Pronti via e Collecchio sembra doversi ancora ambientare (4-0), ma poi prende immediatamente le misure con Belfiore e Francesconi (5-5).
Le padrone di casa commettono qualche errore di troppo, mentre le parmensi giocano senza grossi affanni (10-14); il turno in battuta di Minati però semina il panico nella metà campo avversaria (14-14) ed ecco fatto che le giallo nere sono avanti al tempo tecnico (16-15). Sul 17-15 però Benini inizia a scaldare il braccio (17-18) al contrario delle rivali che faticano a trovare sbocchi in attacco (19-23). Dopo il time out di Codeluppi (21-23), la battuta di Garavaglia è out, mentre quella di Cirilli è buona per il 21-25. La partenza del secondo set è fotocopia di quella precedente (3-0) però poi le parti si invertono (8-4): è Collecchio questa volta che, complice una ricezione non precisa, non permette a Galtarossa di smarcare al meglio le proprie attaccanti (16-9). Codeluppi addirittura chiama tempo dopo due punti consecutivi delle sue (19-13) a testimonianza che qualcosa non funziona al meglio; al rientro però i problemi sembrano rimanere (22-14) e neanche il tempo di riordinare le idee che le lombarde arrivano al traguardo (25-15).
Dopo due parziali altalenanti e la prima sospensione tecnica del terzo (5-8), la partita sembra essere più equilibrata. Le locali impattano sull’8 pari e si gioca punto a punto fino alla seconda pausa obbligatoria (16-15); gli attacchi di Belfiore e Cirilli danno un vantaggio importante alle ospiti (16-18), che incrementano grazia a Benini ed agli errori avversari (19-23). Capitan Belfiore a muro strappa il punto del 21-25. Nel quarto periodo le collecchiesi provano a chiudere il match e il primo break è firmato da un muro di Cirilli (6-8); massimo vantaggio sul 7-11, ma una ricezione ancora traballante riporta subito in partita le verbanesi (12-11); dopo il secondo tempo tecnico (16-15), la Matia ottiene il break decisivo (20-17) e rimanda il verdetto all’ultimo set (25-19). Nel tie break però esiste solo una squadra sul parquet e dopo i primi scambi (3-3), trascinata da una Benini devastante (6 punti in questo parziale), la Stem Parma Ascensori mette il turbo e va a conquistare la terza vittoria (7-15) di questo incerto campionato, dimostrandosi pronta per il derby di sabato prossimo con le Terreverdiane.
Matia – Stem Parma Ascensori 2-3
(21-25; 25-15; 21-25; 25-19; 7-15)
Matia Ornavasso: Zampieri, Rovetta 1, Albini, Ghilardi (L), Pasini 10, Minati 19, Tasca 11, Mossetti 1, Garavaglia 2, Salvi 6, Loda 13. N.e.: Uttini. All. Bellano, Azzini.
Stem Parma Ascensori: Silva, Belfiore 11, Korcz 5, Cirilli 16, Cannarsa, Sotera 1, Ronchetti (L), Francesconi 12, Galtarossa 2, Benini 24. N.e.:Zanichelli, Baldelli. All. Codeluppi, Scaltriti.
Arbitri: Claudio Conti di Bergamo e Fabrizio Barberio di Brescia.
Note: Durata set: 27’, 24’, 28’, 26’, 14’: tot 119’. Matia: battute sbagliate 10, vincenti 6, muri 10, errori 29; Stem Parma Ascensori: b. s. 10, v. 4, muri 10, err. 36.