Il commento dei due allenatori, D’Aversa e Allegri, al termini della gara del Tardini vinta dalla Juventus per 2-1 (leggi qui). Il Parma non ha sfigurato, anzi e il tecnico crociato parla di “punto di partenza”.

D’AVERSA: “Siamo dispiaciuti per il risultato ma contenti per la prestazione. Con un pizzico di qualità in più potevamo fare risultato. Siamo stati bravi a rimanere sempre in partita. Dobbiamo migliorare la condizione fisica e alcuni aspetti tecnici, ma l’atteggiamento dei ragazzi mi soddisfa e mi fa ben sperare per il futuro. Giocando così ci toglieremo delle soddisfazioni e raggiungeremo la salvezza, ne sono convinto. Per noi è un punto di partenza.
Su Gervinho mi sono anche preso un rischio nello schierarlo dall’inizio, perché è qui da poco. E’ stato un azzardo, ma ha fatto bene; la squadra senza di lui si è spenta; l’importante è che non si sia fatto male. Per caratteristiche lui predilige giocare a sinistra, ma ci sono problematiche a destra ora, con una serie di infortuni. Tra lui e Di Gaudio per me a destra può far meglio Gervinho.
Stasera anche gli altri hanno dimostrato di poter giocare in serie A. Vedi Gagliolo e Iacoponi, ma nel complesso stasera abbiamo dimostrato tutti di poter affrontare questo campionato.
Oggi abbiamo dato tutto, con questo atteggiamento e questa voglia possiamo essere positivi. Sono convinto che questa è la strada giusta per raggiungere la prima vittoria e centrare la salvezza”.

ALLEGRI: “Il Parma fatto una buona gara nel primo tempo, erano compatti; credo sia una delle migliori squadre per la lotta alla salvezza. Noi purtroppo non abbiamo retto nemmeno 10 secondi in 10, Gobbi ha messo una palla straordinaria e può capitare.
Poi abbiamo fatto un bel secondo tempo, nel primo non avevamo la pazienza di ripartire, sulla prima palla giocavano velocemente e loro sono stati molto bravi, una squadra organizzata, molto veloce, quest’anno sarà sempre così con squadre che fanno la gara della vita.
Ronaldo? Speriamo di continuare a vincere quando inizierà a segnare, ha fatto una buona gara fisica, ha creato pericoli, un paio di volte la palla è passata sopra la sua testa di un centimetro ma sono momenti, questo dimostra che il calcio non è matematica”.