BOLOGNA (di Francesco Lia) – Priva dei tre cubani e senza Lugo, partito alla volta del baseball Usa, Parma, davanti a oltre 2.400 persone, è protagonista di una partita gagliarda, in cui gioca alla pari con la capolista.
La squadra di Poma passa anche in vantaggio, ma poi, complice prima la sfortuna poi un doppio gioco non chiuso cede di schianto al 5° inning, quando Bologna, al 18° successo consecutivo, segna 6 volte. Con in pedana il giovanissimo Pomponi – ottima partita la sua – il Parma però crea più di un problema al line up felsineo: la Fortitudo nelle prime 4 riprese batte solo 2 valide, mentre i ducali al 3° alzano la voce contro Martinez. La valida di Deotto e i bunt di Paolini e Desimoni (ottima strategia) riempiono le basi: ma la lunga battuta di Poma a destra finisce in foul di un niente e vanifica un’azione da 3 punti. Punto che arriva ugualmente su lancio pazzo, ma Seba finisce k mentre Mirabal viene colpito. Basi ancora piene, ma l’arbitro chiama lo strike out su Sambcci, che non ci sta e protesta: espulso. Le cose, nonostante Pomponi non abbia cedimenti, si mettono a girare nel verso sbagliato. E al 5° i ducali mostrano la corda: Pomponi concede due basi gratis e viene sostituito da Rivera.
Il bunt di Agretti, pure non irresistibile, buca la difesa e riempie le basi. A quel punto la volata di Nosti vale l’1-1. la battuta di Moesquit in diamante sembra però un possibile doppio gioco, ma l’errore di Paolini (che sarà il migliore in attacco con il suo 2 su 3) rimette tutto in discussione. Segna Vaglio e poi Bologna si scatena: due singoli e un doppio (lungo, con la pallina che rimbalza fuori dal campo) dell’ex Marval portano il punteggio sul 6-1. Cambiano i lanciatori, non il punteggio: al 9° c’è anche tempo per vedere sul mound il jolly Koustoyanopulos, che chiude con un doppio gioco, l’ultimo attacco del Bologna, che a Parma rafforza il primato e si conferma la squadra da battere.
Per il Parma Clima, come detto rimaneggiato, una sconfitta che non fa eccessivamente male considerata la contemporanea battuta d’arresto (contro Rimini) di Nettuno che resta dietro in classifica.